Costruire un riparo | |||||||
Supponiamo di dover restare a lungo in un medesimo punto, e quindi
costruiamoci il miglior riparo possibile con ciò che abbiamo a
disposizione. Qui tratteremo la costruzione di una baracca in un ambiente ove ci sia disponibilità di legna. In altra sezione vedremo ripari di ghiaccio tipo igloo o altre soluzioni. Per semplicità, cercheremo di sviluppare un progetto semplice ma completo, sarà poi in fase di realizzazione che si vedrà quali elementi si dovranno sacrificare in funzione delle nostre effettive disponibilità di materiali e attrezzi. Supponiamo, come minimo, di disporre almeno di un buon attrezzo da taglio quale un'accetta o un machete o almeno un buon coltello. Il nostro obbiettivo è di costruire un riparo dalle escursioni termiche (la nostra casetta dovrà essere fresca di giorno e calda di notte), dagli animali (più che altro dagli insetti, ma anche da topi, serpenti o altre bestie di dimensioni maggiori), dalla pioggia e dal vento. Dovrà essere un luogo dove poter riposare e immagazzinare provviste e attrezzi, dove poter cucinare e, se siamo in gruppo, vivere un minimo di momenti di comunità. Compatibilmente con le disponibilità di materiali da costruzione, dovremmo quindi cercare di costruire un rifugio di dimensioni sufficienti alle nostre necessità. Sarà quindi :
|
|||||||
|
|
||||||
Dovremo a questo punto prevedere tutte le aperture (finestre) ed eventualmente un varco al livello del terreno per il focolare. I due pali disposti per lungo all'interno del perimetro potranno servire come appoggio per una semplice branda o per dei sedili, utili a separarci dal terreno. |
|||||||
Nello stesso modo
potremo prevedere supporti per mensole innestando a diversi livelli già
sin d'ora corti paletti che sporgano a sbalzo verso l'interno (o verso
l'esterno). Provvederemo a realizzare la struttura principale dei muri con pali orizzontali legati tra loro o semplicemente appoggiati gli uni sugli altri (se il cordino scarseggia). |
|||||||
Riempiremo lo spazio
tra le due "pareti" con fango (non sabbia, che dilaverebbe con
la pioggia) e fogliame (meglio evitare i sassi, almeno in alto, che
graverebbero sulle capacità della struttura). Dovete tener conto del fatto che l'aria è il miglior isolante, per cui, una volta garantita la tenuta all'acqua e al vento, un materiale leggero e "poroso" (quali ramoscelli misti a fango) risulta più termicamente isolante che non una massiccia parete di pietra. |
|||||||
A questo punto non
resta che costruire il tetto e il più è fatto. Per questo (ma è una tecnica tranquillamente adottabile anche per la costruzione delle pareti) dovremo realizzare un telaio portante sul quale fisseremo le tegole che dovranno garantire la tenuta alla pioggia. |
Se invece ciò che manca sono i pali lunghi possiamo realizzare una struttura con pali verticali interrati e corda o rami intrecciati a legare la struttura in senso orizzontale. |
||||||
Queste potrebbero essere realizzate ad es. con corteccia d'albero, tagliata a rettangoli come in figura o con foglie (palma o felci) intrecciate. | |||||||
Le tegole andranno fissate al telaio in modo da sovrapporsi parzialmente. Il tetto dovrà avere un'inclinazione sufficiente a far defluire l'acqua abbastanza velocemente da non formare pozze che lo appesantirebbero e, in breve, lo renderebbero inefficace. Un telone impermeabile (se lo possedete) può essere un'ottima alternativa, solo verificate di poterlo tendere a sufficienza, sempre per evitare le pozze d'acqua. |
|||||||
Comunque costruiate il tetto, dovrete poi assicurarvi che l'acqua, una volta giunta a terra, non formi pozzanghere capaci di filtrare attraverso il terreno ed entrarvi in casa dal basso. | |||||||
Allo scopo potrete provvedere dei canali di scolo che possano far defluire l'acqua verso una zona di terreno più in basso. |
|||||||
Per questo,
ovviamente, avrete provveduto a costruire il vostro riparo in un punto
leggermente sopraelevato rispetto al terreno circostante. Tavole spianate o canne di bambù incastrate tra loro potranno servirvi per realizzare il pavimento e rudimentali panche, piani di appoggio e persino un tavolo. |
|||||||
Ricordatevi di smussare (ad es. "limando" con una pietra) i bordi taglienti di bambù o le schegge di legno dai tronchi spianati. Questo vi eviterà spiacevoli inconvenienti ai piedi e alle mani. Le canne possono essere fissate tra loro con fango o argilla (va bene per piani d'appoggio non esposti all'acqua). |
|||||||
Molte delle figure qui rappresentate sono tratte dal libro "Mani abili" di A.Boekholt, ed. Ancora - collana orientamenti dello scautismo, altre da "Manuale di sopravvivenza" di J.Wiseman, ed. Garzanti. | |||||||