Il 14 Febbraio 1855 la fregata di prima classe della Marina Militare
Francese Sémillante, agli ordini del comandante Gabriel Auguste Jugan,
partiva da Tolone alla volta della Crimea, per approvvigionare le truppe
li impegnate di viveri, armi e rinforzi. La fregata contava 292 uomini
d'equipaggio oltre allo stato maggiore composto dai tenenti di vascello
J.J. Bernard e J.L. Denans, , dai guardiamarina F.E. Lapraire e E.A.
Lahalle, dall'aspirante audiliario di i classe E.J. Michel, il sotto
commissario E.H. Le Noble, gli ufficiali medici J.M.T. Le Bos e E.
Berthon e il cappellano militare J. Carrieres e imbarcava 393 militari
di fanteria e artiglieria comandati dal tenente A.A. Maisonneuve e dal
tenente P.A. Bolzinger. |
La rotta più diretta da Tolone al Mare Egeo passa per il Sud della
Sardegna ma il forte vento da Ovest e poi da Ovest-Sud-Ovest fece
decidere il capitano Jugan per attraversare le Bocche di Bonifacio e
proseguire quindi verso sud al riparo della costa della Sardegna.
Il 15 Febbraio, alle ore 11, la fregata doppiava Capo Testa e quindi
proseguiva per imboccare il canale tra gli scogli dei Lavezzi e
l'Arcipelago della Maddalena.
La furia senza precedenti dell'uragano sollevava dal mare tale e
tanta schiuma che perfino a terra era difficile riuscire a distinguere
il paesaggio. Le Bocche di Bonifacio erano né più né meno che un
torrente in piena che scorreva inarrestabile da Ovest a Est. Il vento
scoperchiò i tetti delle case e sradico alberi secolari. |
|
|
Il guardiano del faro di Capo Testa raccontò che la Sémillante
ingovernabile sembrava destinata a naufragare sulla spiaggia di Reina
Maggiore quando, issando la vela di trinchetta, la fregata riusciva ad
evitare gli scogli e proseguiva verso Nord Ovest.
Un'ora dopo, verso mezzogiorno de 15 Febbraio, la Sémillante
naufragava contro la Punta de l'Acciarino, a Sud Ovest di Lavezzi.
Né dal faro di Razzoli né dalla Maddalena si vide passare la
fregata, ma solo dopo 24 ore, quando il vento si fu calmato, i primi
soccorsi raggiunsero il luogo del naufragio.
Il primo cadavere fu rinvenuto solo il 18 di Febbraio, incastrato tra
le rocce a più di un miglio dal luogo del naufragio.
Su 695 vittime il mare rese 592
corpi, tra cui quello del comandante Jugan. |
|