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Giulio Gavotti è stato uno dei pionieri dell’aeronautica italiana.
Nasce il 17 ottobre 1882 a Genova dove compie i suoi studi di
ingegneria.
Nel Novembre del 1910 sul campo di Centocelle (Roma)
consegue il brevetto di pilota aviatore su apparecchio Farman; ha
anche conseguito il brevetto di pilota di pallone sferico. È stato
tenente del Battaglione Aviatori.
Ha partecipato nel 1911 alla
guerra di Libia: con il corpo di spedizione inviato a Tripoli.
Il 1° Novembre 1911 dall'abitacolo del suo Taube lanciò una
granata a mano Haasen di fabbricazione danese
ad Ain Zara e tre sull’oasi di Tripoli.
Fu questa la primissima azione di bombardamento da un aeroplano
della storia.
L'azione di Gavotti venne celebrata da Gabriele D’Annunzio in
"Canzone della Diana": "S’ode in cielo un sibilo di bombe passa
nel cielo un pallido avvoltoio Giulio Gavotti porta le sue
bombe…".
Nel 1914 viene
assegnato alla stazione di idrovolanti sul lago Trasimeno. Durante
la Prima Guerra Mondiale fu istruttore e pilota collaudatore.
Negli anni venti è stato capo sezione
della produzione aeroplani presso la Direzione superiore del genio
e delle costruzioni aeronautiche con il grado di colonnello.
Negli anni trenta è entrato nel consiglio di amministrazione della
compagnia aerea nazionale ‘Ala Littoria’, della quale è stato
ispettore.
È morto a Roma il 6 ottobre 1939.
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