Di Giulio
Rabagliati, Da qualche parte tra le nuvole - edizioni De Ferrari -
Genova
Prezzo € 12,90 |
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Charles Nungesser,
Manfred Von Richtofen, suo fratello
Lothar e
il cugino Wolfram, René Fonck,
Max Immelmann, Oswald
Boelcke, Roland Garros,
Charles Guynemer,
Edward Mannock e
James
Mc Cudden, Albert Ball...
Sono alcuni tra i nomi dei piloti che hanno scritto le prime
epiche pagine dell'aviazione da caccia, ingaggiando spettacolari
duelli nei cieli di Francia. |
Ognuno di loro merita di essere
ricordato come pilota, come soldato, come uomo: ragazzo, poco più
che ventenne, diventato eroe e leggenda.
Mike "Hawk" Neil è un volontario
americano che, travolto dai colpi delle mitragliatrici durante la
sua prima carica di cavalleria, viene assegnato ad uno dei primi
gruppi aeronautici della storia.
Un ragazzo che impara a
pilotare nei giorni in cui gli aerei stessi imparano a volare.
Non c'è un prima, non c'è qualcuno che te lo possa insegnare ...
tutto viene pagina dopo pagina .. l'acrobazia, il combattimento,
il volo è appena nato e questi ragazzi imparano senza maestri,
scoprono il volo missione dopo missione ... sopravvivendo. |
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Insieme ai francesi Nungesser, Fonck, Guynemer, agli inglesi Ball
e ed Hawker, a Mc Cudden e Mannock, partecipa e diventa testimone
degli spettacolari combattimenti aerei nella Francia della I
Guerra Mondiale.
Attraverso i suoi occhi e i suoi pensieri rivivono gli assi e gli
aeroplani che si sono affrontati in quella epica giostra
cavalleresca che è stata, probabilmente per la prima ed ultima
volta, la Guerra nei cieli d'Europa. |
Io so che incontrerò il mio destino
Da qualche parte tra le nuvole.
Io non odio coloro contro cui combatto,
E non amo coloro che difendo.
Il mio paese è Kiltartan Cross,
I miei amici sono i contadini di Kiltartan ,
E qualsiasi fine avrà questa guerra loro non ne avranno danno
O non ne avranno alcun vantaggio.
Non fu la legge o il dovere che mi hanno costretto a combattere,
Non furono i politici o la folla che li applaude.
Fu un solitario impulso di piacere
Che mi spinse a queste zuffe tra le nuvole.
Tutto ho valutato, tutto quanto ricordo o potevo prevedere.
E mi sono sembrati uno spreco di fiato gli anni che verranno,
E uno spreco di fiato mi sono sembrati gli anni passati,
Se li paragono a questa vita, o a questa morte.
William
Butler Yeats
Un aviatore irlandese prevede la
sua morte,
da “I Cigni Selvaggi Di Coole” |
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Il mondo si è lasciato alle spalle l'800 e questo nuovo secolo
promette un futuro smisuratamente differente da quanto sinora si era
potuto vedere o sognare.
Invenzioni come il motore a combustione interna, l'elettricità,
l'aeroplano fanno presagire che l'aspetto stesso della Terra è
destinato a modificarsi radicalmente, e gli entusiasmi che si
accompagnano ad ogni nuovo passo della scienza sembrano quelli di
un'umanità di bambini di fronte ad un immenso Albero di Natale.
E' in quest'ottica che i governi occidentali affrontano la I Guerra
Mondiale, quasi una cercata "vetrina" per esporre le proprie
meraviglie tecnologiche.
Purtroppo, ben presto, le nuove micidiali armi in possesso delle forze
in lotta, trasformano il conflitto in una ben poco epica guerra di
trincea.
Armi come i cannoni a lunghissima gittata e i gas, generando immensi
cimiteri di cadaveri senza storia, si rivelano poco adatti ad essere
utilizzati dalla propaganda bellica.
Manca qualcosa da raccontare, mancano gli eroi, manca "l'uomo".
Questa guerra è una straziante attesa in buche maleodoranti, è il
colpo di un cecchino talmente distante da non poterlo neanche
immaginare, di una granata lanciata da artiglieri che non sono neanche
in grado di vederne gli effetti. |
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E' in questo mondo che nasce l'aviazione
moderna.
E' passato pochissimo da quando i Fratelli Wright, il 17
Dicembre 1903, sono riusciti a tenere in aria il loro Flyer per
quasi un minuto, facendogli fare un vero e proprio "volo" di 260
metri ...
E' solo ieri che Louis Bleriot ha attraversato la manica, il 25
Luglio del 1909. |
Era solo il 1913 quando
Adolphe Péugoud si era lanciato da un aereo con un
paracadute e aveva compiuto le prime manovre acrobatiche
fondamentali, il looping, che per la sua spettacolarità la gente
aveva subito chiamato "giro della morte", e il tonneau, cioè la
rotazione completa intorno all'asse di rollio. |
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Il primo ad utilizzare un aeroplano come mezzo di offesa fu il
tenente italiano Giulio Gavotti, che sorvolando ad una quota di
600 piedi col suo Taube il campo turco di Ain Zara, in
Libia, il 1° Novembre 1911 ebbe l'idea di lanciare
quattro granate da due kg.
Tale azione non provocò in effetti vittime, e i danni furono
piuttosto lievi, ma fu comunque la dimostrazione che gli aeroplani
potevano essere utilizzati per combattere, e, purtroppo, per
portare la morte anche ben oltre la linea del fronte. |
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Gli aerei, che vengono inizialmente utilizzati solo come mezzo di
osservazione per "aggiustare il tiro" all'artiglieria pesante,
diventano una fonte inaspettata di epicità e spettacolo.
Gli aviatori hanno un nome e una storia, sono
giovani e belli (e puliti, mangiano bene, possono permettersi di
ridere e scherzare) e i finalmente la propaganda può contare su un
mondo nuovo di leggenda, colore, cavalleria, onore, tradizione...
Insomma, tutto quello che i giornali avrebbero voluto poter
raccontare ma dalle trincee non poteva certo arrivare.
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Inizialmente, quando si incontravano in cielo, i
piloti dei due avversi schieramenti, ben poco potevano fare, e
spesso si limitavano a salutarsi.
Poi nacque (era ovvio) la voglia di combattere anche in cielo.
Il primo episodio di caccia aerea, cioè di velivolo abbattuto da
un altro velivolo, è l'eroico sacrificio del pilota russo
Piotr
Nicolajevic Nesterov, che il 26 Agosto 1914 si lanciò col suo
Morane Saulnier disarmato contro l'Albatros B.III austriaco del Barone Von
Rosenthal speronandolo ed abbattendolo.
Alcuni piloti portavano con loro fucile o pistola, ma era ben poco
pratico dover lasciare i comandi per imbracciare l'arma e prendere
la mira.
I velivoli a due posti permettevano al copilota l'utilizzo di una
mitragliatrice leggera, ma questi velivoli erano pesanti e lenti. |
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Del resto, montare una mitragliatrice sul cofano e
sparare semplicemente puntando l'aereo contro l'avversario,
comportava dover sparare attraverso il disco d'azione dell'elica,
con il rischio di vedersela distruggere dai propri proiettili.
Il vero inventore della caccia moderna fu l'aviatore francese
Roland Garros (che non era un tennista!!!).
Garros "corazzò" le pale dell'elica con dei coni in ghisa montati
all'altezza della bocca della mitragliatrice e in questo modo
poteva sparare attraverso il disco dell'elica senza subire danni. |
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Con un
Morane Saulnier "Parasol", un
velivolo monoplano evoluzione di quello utilizzato da Bleriot per
attraversare la Manica, in pochi giorni abbatté cinque velivoli
nemici, guadagnandosi per primo il titolo di "asso", appunto
riservato a quei piloti che raggiungevano le cinque vittorie. |
Purtroppo per gli alleati, lo stesso
Garros fu colpito e costretto ad atterrare con il velivolo
praticamente integro dietro le linee nemiche. |
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I tedeschi affidarono il Morane all'ingegnere olandese Anthony Fokker, che nel giro di un mese lo copiò, migliorandolo
notevolmente, e realizzò un dispositivo che sincronizzando la mitragliatrice
all'albero motore, permetteva di sparare attraverso l'elica senza
correre il rischio di affettarsi le pale (probabilmente il
dispositivo, inventato e sviluppato dal francese Schneider proprio
per Morane Saulnier era montato sull'aereo di Garros, ma a causa
di un difetto dei proiettili utilizzati dalla mitragliatrice Hotchkiss, non funzionava). |
Il velivolo, il Fokker
E III, affidato a piloti come
Franz
Immelmann ed Oswald Boelcke, divenne il nuovo punto di riferimento
per la tecnologia aeronautica, che, da questo momento vide una
febbrile evoluzione che attraverso gli alleati Nieuport,
SPAD, Sopwith, e i tedeschi Fokker ed Albatros generò
velivoli in grado di raggiungere (quasi) la stratosfera come i
bombardieri tedeschi "Gotha", di volare a più di duecento km/ora.
Immelman e Boelke sono considerati gli inventori della tattica
aerea. Imapararono e quindi insegnarono a combattere in coppia,
coprendosi vicendevolmente, e quindi fu Boleke a dettare le
prime "leggi" del combattimento aereo, formando ed organizzando
le prime vere squadriglie di caccia. |
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- Cerca di assicurarti una
posizione di vantaggio prima di attaccare. Se possibile
attacca col sole alle spalle.
- Cerca di sorprendere
l'avversario. Attacca sempre dall'alto.
- Spara solo quando sei vicino e
quando il tuo avversario è chiaramente di fronte a te.
- Tieni sempre in vista il tuo
avversario anche quando è in difficoltà. Non lasciarti
sorprendere da semplici trucchetti.
- In qualsiasi forma di ingaggio è
essenziale attaccare il tuo avversario alle spalle. Se è un
biposto col mitragliere in coda, attacca mantenendoti nel
settore "morto" della mitragliatrice.
- Se un avversario scende in
picchiata verso di te, non cercare di evitarlo, ma puntagli
direttamente addosso.
- Se sei sopra le linee nemiche,
verifica sempre di avere spazio per la ritirata.
- Quando si è in gruppo,
attaccare sempre in quattro o in sei, e quando lo scontro si
spezza in una serie di combattimenti singoli, non attaccate
in due lo stesso avversario.
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Sebbene anche nel resto delle guerra l'aereo non contribuì più di
tanto alle sorti belliche, l'industria da ambedue le parti fece
sforzi impensabili in tempi di pace per migliorare le proprie
macchine e permettere ai piloti di garantire la supremazia aerea. |
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La risposta degli alleati al Fokker E III fu il
De Havilland Airco DH 2
Geoffrey De Havilland era un giovane progettista inglese che
risolse il problema di sparare attraverso l'elica nel modo più
semplice, la tolse.
Il suo Airco DH 2 aveva il motore dietro l'abitacolo, con elica
spingente. Ed alla formula monoplana, adatta, nell'intenzione
dei progettisti, a migliorare la resistenza e quindi aumentare
la velocità, |
preferì la formula biplana, dove la maggiore compattezza
permetteva una migliore manovrabilità, e dove le controventature
tra le due ali permettevano una migliore robustezza.
Il motore posteriore, però, aveva forti problemi di
raffreddamento.
Il pilota che meglio utilizzò questo velivolo fu il Maggiore
Lanoe Hawker, che abbatté otto aerei prima di essere a sua volta
abbattuto dal giovane Manfred Von Richtofen in uno dei
pochissimi duelli aerei tra due "assi". |
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L'aereo con cui Von Richtofen abbatté Hawker era l'Albatros D.II, il caccia con cui
Boelcke e il suo Jasta 2 si ripresero il
dominio dei cieli di Francia nell'autunno del 1916.
Col senno di poi potremmo dire che è il primo aereo configurato in
modo "classico": biplano, elica traente e mitragliatrici
sincronizzate.
Per vincere un combattimento aereo occorreva portarsi in coda
dell'avversario, e questo si otteneva con interminabili virate dove
aveva la meglio quello che riusciva a virare più stretto senza
perdere quota.
I velivoli biplani, con un minore momento d'inerzia, risultavano
vincenti rispetto ai meno manovrabili monoplani.
L'altra caratteristica fondamentale era la robustezza strutturale
che permetteva di manovrare ad un maggior numero di "g", e quindi la
potenza del motore. |
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La risposta alleata fu il Nieuport N10,
progettato da Edouard de Niéport, biplano con elica traente,
dove la mitragliatrice era stata portata sull'ala superiore, in
modo da sparare fuori dal campo di azione dell'elica.
LA mitragliatrice poteva scorrere su una rotaia per essere
portata all'interno dell'abitacolo per essere ricaricata o
comunque "maneggiata" .. Non era infrequente infatti che le armi
si inceppassero ed era necessario potervi accedere per poterle
ripristinare "al volo".
Piloti come Charles Nungesser e George Guynemere con questo
velivolo riuscirono a contrastare la superiorità dei tedeschi. |
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Il suo successore, il Nieuport N17, finalmente con la mitragliatrice
sincronizzata al motore, fu uno degli aerei più famosi, pilotato tra
gli altri da
Nungesser, Guynemer,
Ball, Baracca,
Ruffo di Calabria,
Bishop e molti altri.
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Il passaggio tecnologico successivo potrebbe essere
individuato nell'adozione di motori con cilindri in linea, di
derivazione automobilistica e raffreddati a liquido.
Il circuito di raffreddamento con radiatore, pompa e liquidi
refrigerante era, sino ad ora, stato considerato troppo pesante
e poco affidabile, oltre al problema della forte vulnerabilità
del radiatore.
Ma la ricerca di sempre una maggiore potenza sui motori radiali
comportava inevitabilmente un aumento della sezione frontale
della fusoliera.
Inoltre i motori a "stella", a causa dell'inevitabile
spostamento delle masse dei cilindri, comportavano vibrazioni
notevoli, che rendevano difficile mirare e colpire l'avversario
da lontano.
L'inglese SE V, con motore in linea da
200 hp, si può quindi considerare una nuova pietra miliare nello
sviluppo dell'aviazione. |
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Con questo tipo di velivolo non si riusciva a manovrare efficacemente
come con i più compatti equipaggiati con motore "stellare", per cui
la tattica d'ingaggio cambiò.
Invece di ingaggiare duelli stringendo virate impossibili, con gli
aerei equipaggiati con motori a cilindri in linea si potevano
raggiungere maggiori velocità e si aveva una migliore precisione nel
tiro. La tattica era quindi attaccare sparando da lontano, superare
l'avversario e quindi ritornare, evitando il combattimento
manovrato.
La disputa sulla superiorità degli aerei con motori in linea
rispetto a quelli con motori radiali non finisce comunque qui.
Negli anni successivi vennero comunque prodotti aerei di ottime
caratteristiche con motori radiali come il Chance Vought F4U Corsair
che fu considerato uno dei migliori caccia durante la II Guerra
Mondiale e combatté ancora in Corea, mentre i motori in linea
equipaggiarono velivoli come il P 51 Mustang o il ME 109
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Fu ancora Anthony Fokker, però, a disegnare l'aereo più
celebre, il Fokker DR.1, il triplano
utilizzato da Richtofen,
Voss, Goering e
Goentermann, che muore in un incidente
durante uno dei primi voli, a causa di un difetto strutturale.
Il Dr.1 era triplano, quindi esasperava al massimo la
manovrabilità.
In mano a piloti esperti era un'arma micidiale, un suicidio
anche solo da portare al decollo per i novellini.
La formula triplana fu copiata da Fokker dal
Sopwith Triplane, che equipaggiava la marina canadese. |
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I cieli di Francia però, oltre agli aerei, videro le storie degli
uomini.
Videro Immelmann e
Boelcke, i primi cavalieri, gli inventori della caccia moderna.
Ambedue morti per incidenti. Il velivolo di Immelmann collassa,
probabilmente provato da danni subiti precedentemente, mentre Boecke
viene urtato dal carrello del suo compagno Boheme durante una
concitata fase di un duello aereo.
Lanoe Hawker primo asso inglese e
Manfred Von Ricktofen, il Barone
Rosso, come già detto, protagonisti di uno dei pochissimi duelli
aerei che videro il combattimento tra due assi delle opposte
fazioni.
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Videro Albert Ball, il pilota ragazzino, the
"flying Romeo" così soprannominato perché era celebre il suo amore
per una sua compagna di scuola .. morirà tra le braccia di una
contadina francese abbattuto da un cecchino.
Georges Guynemer, il più amato dai francesi,
abbattuto dalla contraerea durante una missione in appoggio alla
fanteria, come il nostro Francesco Baracca.
René Fonck, lo sbruffone, il killer
implacabile che nessuno sopportava. Sopravvive alla guerra e tenta
la trasvolata atlantica danneggiando il velivolo durante il decollo.
Voss, il cavaliere solitario che abbatteva i
suoi nemici senza ucciderli, probabilmente il miglior pilota di
tutti i tempi. |
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Rickembacker, l'asso americano più
celebrato.
Mc Cudden e Mannock,
inseparabili. Mc Cudden muore in un incidente di volo, mentre
Mannock probabilmente si suicida quando il suo aereo prende fuoco.
All'epoca i piloti volavano senza paracadute perché si temeva che lo
avrebbero usato per evitare i combattimenti.
Hermann Goering, l'asso tedesco che sarà tra i protagonisti
della II Guerra Mondiale e del Processo di Norimberga.
Charles Nungesser, bene o male il
co-protagonista di questo romanzo, pilota eccezionale, ferito
innumerevoli volte e protagonista della vita notturna parigina ..
sopravvive alla guerra e tenta la trasvolata atlantica pochi giorni
prima di Lindbergh, probabilmente precipitato al largo di Terranova.
Navarre, amico di Nungesser. anche lui
sopravvive. Muore impattando i cavi del telegrafo in atterraggio
mentre preparava un'esibizione che comportava il passaggio sotto
l'Arco di Trionfo. Se vogliamo cercare un personaggio storico che
possa essere stato impersonato dal nostro Mike "Hawk", questo è
lui. |
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Navarre è francese, non ha nulla di
americano o di cheyenne, ma è il "compagno" di merende e di
sregolatezze di Nungesser.
Come Nungesser combatte di giorno e frequenta la Parigi notturna
quando cala il buio. |
Spesso è lui a volare al posto di Nungesser se questo è
impedito da impegni mondani e probabilmente lo stesso Nungesser
egli ricambia il favore quando è Navarre a non rientrare.
La stampa dell'epoca ci scherza sopra, facendone due eroi
"francesi" a 360 gradi, dei Cirano de Bergerac moderni ...
guasconi impenitenti.
Esasperati i loro comandi dopo un po' accettano di farli volare
da soli, liberi da ogni impegno di squadriglia. Ambedue
diventano quindi dei "cacciatori solitari" autogestiti - Navarre
addirittura ha un suo aeroporto "privato" che gestisce con due
amici meccanici. |
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Piloti ed aerei alleati
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