Marinaio nel sangue, Raymond Collishaw si imbarcò già all'età di
quindici anni.
Con l'equipaggio dell' Alcedo partecipò nel 1913 ai soccorsi alla
spedizione artica di Vilhjalmur Stefansson.
All'età di soli 22 anni era primo ufficiale a bordo del Fispa.
Allo scoppio della guerra chiese ed ottenne di servire nel Royal Naval
Air Service, dove ottenne il brevetto di pilota nel gennaio del 1916.
Passò i primi otto mesi di servizio a pattugliare la Manica.
Verso la fine di agosto fu inviato a Ochey, in prima linea.
Qui volò con il Sopwith 1½
Strutter e prese parte al famoso raid sulla Mauser di Oberndorf, volando
di scorta ai bombardieri. |
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Durante questo raid ottenne la sua prima vittoria abbattendo il futuro
asso tedesco
Ludwig Hanstein (16).
Il 12 e il 25 di ottobre ottenne due "doppiette" sopra Luneville.
Mentre volava con uno Strutter, sei Albatros lo attaccarono.
I loro proiettili colpiscono e rovinano il cruscotto. Alcune schegge gli
penetrano negli occhiali accecandolo parzialmente. |
Collishaw scende in picchiata a sfiorare il terreno e uno degli Albatros,
nel tentativo di stargli dietro, impatta contro gli alberi.
Un secondo Albatros evita l'impatto col terreno, ma essendo troppo
veloce lo supera, dando a Collishaw la possibilità di inquadrarlo nel
mirino ed abbatterlo con una raffica precisa.
Senza strumenti e praticamente cieco Collishaw atterra sul primo
aeroporto che incontra.
Ma il primo inserviente che gli viene incontro indossa una divisa
tedesca!
Raymond riattacca e riparte, vola sino a raggiungere un campo francese
vicino a Verdun.
Per questa impresa venne decorato dai francesi con la Croix de Guerre.
Nel febbraio del 1917 è a Cambrai col 3° Naval Squadron.
Nei due mesi successivi abbatte un altro velivolo e gli viene assegnato
il comando del 10° Naval Squadron a Dunkirk, dove riprende a pattugliare
la Manica per conto della Royal Navy.
In questi mesi, comunque, abbatte altri quattro aerei nemici.
Finalmente al 10° Naval Squadron vengono assegnati i nuovi Sopwith
Triplane, probabilmente tra i migliori caccia di tutto il conflitto, con
l'unico tipicamente britannico limite di essere armati con una sola
mitragliatrice.
Avere una sola mitragliatrice era un handicap non da poco, in quanto
permetteva agli avversari, che quasi sempre volavano su aerei
tecnicamente inferiori (fino all'avvento dell'Albatros D.VII e del
Fokker Dr.1), di adottare la tecnica dello scontro "frontale".
In questo tipo di approccio, infatti, i tedeschi, avendo il doppio delle
bocche da fuoco e di calibro superiore, avevano molte più probabilità di
sopravvivere.
Collishaw sceglie personalmente altri quattro piloti canadesi, con
cui forma una piccola squadriglia d'elite.
Gli altri piloti saranno Ellis Reid, J. E. Sharman, Gerald Nash e
Melville Alexander.
Per distinguere il suo gruppo decide di dipingere tutti i triplani di
nero e di battezzarli con un nome di battaglia.
Il suo triplano sarà il famosissimo "Black Maria".
Reid volerà su Black Roger, Sharman su Black Death,
Nash su Black Sheep, Alexander su Black Prince.
Il gruppo dei Black Flight in questo modo si propone sul fronte di
Ypres come l'avversario del Flight Circus di Richtofen.
E in pochi giorni, effettivamente, il Black Flight raccoglie
parecchie vittorie.
Collishaw abbatte quattro aerei in cinque giorni, e il 6 di giugno
conta 17 vittorie. |
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Il 26 di giugno il ten. Nash viene colpito dai piloti di Richtofen e
costretto ad un atterraggio di emergenza dietro le linee nemiche.
Viene catturato ma riesce a distruggere il suo aeroplano. |
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Il giorno successivo Collishaw e i suoi Black Flight
escono alla ricerca del "circo".
I quattro aerei sono a caccia di un velivolo particolare: l'Albatros
del ten. Karl
Allmenroder, dipinto a strisce verdi.
Quando lo individuano manovrano per separarlo dai compagni e
Collishaw lo ingaggia in un duello isolato che li vede combattere
nel cielo di Lille.
Nonostante il tedesco sia un vero asso, con trenta vittorie
all'attivo, Collishaw lo costringe a perdere quota sino a farlo
sfasciare contro le vecchie fortificazioni della cittadella.
Nel frattempo gli altri tre triplani neri abbattono altri tre
Albatros.
Von Richtofen, sul suo Albatros rosso sangue, osserva la scena 2000
piedi più in alto senza intervenire. |
Il 30 luglio, con uno score all'attivo di 37
vittorie, Raymond Collishaw viene rimandato a casa per una lunga
licenza.
Il Black Flight si scoglie e gli altri piloti vengono assegnati a
squadriglie differenti.
A novembre Collishaw torna al fronte, al comando del 3° Naval
Squadron, e abbatte altri tre aerei.
Quando in Aprile nasce la Royal Air Force, il 13° Naval Squadron
diventa il 203° R.A.F. Squadron.
Al comando del 203°, volando sui Sopwith Camel, "Ray" colleziona
altre venti vittorie, con almeno sette "doppiette". |
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Il 1° di ottobre (la guerra ormai è finita) viene nuvamente
richiamato a casa dove, con Billy Bishop, Andy McKeever
e altri piloti, organizza quella che diverrà la Royal Canadian Air
Force.
Alla fine della guerra il suo "score" è di 62 vittorie. |
Nel primo dopoguerra Collishaw continua a servire nella RAf.
Viene inviato ad aiutare i "Bianchi" zaristi contro i "Rossi" nella
rivoluzione russa.
Quando gli inglesi abbandonano la guerra civile Collishaw ha abbattuto
altri due aerei, distrutto due treni e affondato una cannoniera.
Nel 1920 è in Persia con i Camel dell'84° e nell'aprile del 1921 in
Mesopotamia contro gli insurrezionalisti arabi.
Durante la Seconda Guerra Mondiale servì ancora nella RAF come
comandante in capo delle divisioni di caccia imbarcati sulle portaerei
inglesi. |