Billy Bishop

Ten. Colonnello Billy Bishop
Royal Flying Corps

Owen Sound, Ontario 08/02/1894
11/09/1956

S.E. 5a



 Billy Bishop, Lone Hawk

Billy Bishop frequentò il Royal Military College prima di essere inserito nel 4° Reggimento Fucilieri a Cavallo all'inizio della guerra.
Dopo aver servito oltremare con le forze canadesi, si fece trasferire al Royal Flying Corps nel Dicembre del 1815, dove volò come osservatore col 21° Squadrone sugli R.E.8 e sui B.E.2c.
Durante questo periodo non sparò un solo colpo di mitragliatrice.
R.E. 8
Durante un atterraggio di emergenza si ruppe le ginocchia e trascorse alcuni mesi in ospedale.
Nella primavera del 1916 cominciò il corso di volo con un vecchio ed obsoleto Farman, nonostante soffrisse il mal d'aria, ottenne il brevetto di volo.
Trascorse gli ultimi mesi del '16 in Inghilterra, volando nell'Air Defense, a proteggere il suolo britannico dalle incursioni degli Zeppelin.
Volò con il Nieuport 17 e con l'S.E.5a, e in realtà fu considerato da molti un pilota mediocre; era però un ottimo tiratore (l'S.E. 5a era un velivolo che
B.E.2
permetteva di sparare con buona precisione già a grande distanza, e Bishop da parte sua aveva maturato un'ottima esperienza come tiratore nelle file dei Fucilieri Canadesi).
Fu decorato con la DFC (Distinguuished Flying Cross) per aver abbattuto 25 aerei in 12 giorni, e quindi ricevette la Victoria Cross per aver attaccato da solo un campo tedesco presso Arras.
Nieuport N17 S.E. 5a
In quella occasione lui dichiarò di aver abbattuto sette aerei (sei Albatros e un ricognitore biposto).
Bishop volava da solo, e la maggior parte delle sue vittorie non furono confermate da altri testimoni.
Nel 1985, dopo anni di polemiche, un programma televisivo intitolato "Il Kid senza testimoni" ebbe come conseguenza un'indagine governativa, che alla fine discreditò il film, in pratica riabilitando definitivamente l'asso canadese.

Nel Marzo del 1917 Bishop fu assegnato al 60° Squadrone, dove ebbe la fortuna di incontrare il caporale Walter Bourne, che era stato il meccanico di Albert Ball.
Da Bourne Bishop imparò la pignola attenzione per ogni nastro o tamburo di munizioni.
Bourne raccontò al novizio canadese ogni particolare delle tattiche di combattimento di Ball, e Bishop imparò ad amare il suo Nieuport, che arrivò a definire "il mio lussuoso Yacht in miniatura".

Più "umano" di molti suoi colleghi, Bishop preferiva pensare ai combattimenti aerei come ad un grande gioco, e ai suoi avversari solo come "bersagli meccanici, aerei" e cercava di allontanare l'idea che a bordo di quelle macchine vi fossero dei ragazzi tedeschi.

La sua tattica preferita consisteva nel puntare frontalmente addosso al nemico, evitandolo all'ultimo momento, dopo averne colpito il motore.

Manfred Von Richtofen Werner Voss
Albatros D.III Sopwith Triplane
Bishop fu coinvolto in uno dei rari duelli aerei tra assi della I Guerra Mondiale.
Nella primavera del 1917, dopo aver già eseguito il pattugliamento mattutino, nel primo pomeriggio Bishop ed altri sei compagni decisero di fare un secondo "giro" sul fronte.
Dopo 15 minuti di volo i sette Nieuport superavano le linee tedesche ed avvistavano cinque Albatros.
Mentre Bishop manovrava per portarsi in coda ai tedeschi, altri quattro Albatros, questa volta erano i rossi Albatros del Jasta di Richtofen, attaccarono i Nieuport.
Presto Bishop ed il Barone Rosso si trovarono a duellare isolati.
Bishop inquadrò nel mirino per pochi istanti il velivolo del Barone, ma la mitragliatrice si inceppò.
Per alcuni minuti fu il turno del canadese di evitare i colpi dell'asso tedesco, poi Bishop riuscì a sbloccare la mitragliatrice e a colpire con una raffica il cofano di Richtofen.
All'arrivo di quattro Sopwith Triplane di un'unità navale inglese, i tedeschi abbandonarono.
Lothar Von Richtofen Ernst Udet
Distinguished Flying Cross Military Cross, istituita da re Giorgio V nel 1914 Victoria Cross, istituita dalla Regina Vittoria nel 1856, è la massima onoreficienza britannica
Legion d'Onore Croix de Guerre Distinguished Service Order (DSO)
Nell'autunno del 1917 Bishop era il più famoso degli assi alleati, accreditato di quarantasette vittorie.
La corona d'Inghilterra lo aveva insignito della M.C.(Military Cross), la D.S.C. (Distinguished Service Cross), la D.S.O. (Distinguished Service Order) e la V.C. (Victoria Cross, quest'ultima per il già ricordato raid solitario su un aeroporto tedesco).
I giornali americani e canadesi riportavano le sue gesta.
Bishop ritornò in Canada e sposò la sua fidanzata. Anche se a questo punto la guerra per lui poteva essere conclusa, Bishop volle tornare sul fronte.
Organizzò un nuovo squadrone di S.E. 5a: l'85°.
Scelse personalmente i piloti, incluso un buon numero di americani.
In quest'ultima fase Bishop abbatté altri venticinque aerei, e venne quindi inviato a Londra ad organizzare la Royal Canadian Air Force (RCAF).
Durante la Seconda Guerra Mondiale ebbe il grado di Generale di Divisione.
Morì l'11 settembre del 1956

Leggi alcune pagine dal libro

Le manovre acrobatiche Tecnica di volo, atterraggio e decollo in montagna Le aviosuperfici e i ghiacciai atterrabili della Val d'Aosta e dell'Alta Savoia Parapendio e volo libero Il volo tra le montagne

       

DA QUALCHE PARTE TRA LE NUVOLE
Di Giulio Rabagliati, Da qualche parte tra le nuvole - edizioni De Ferrari - Genova
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