Donald
MacLaren |
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Donald MacLaren nacque ad Ottawa, Ontario, il 28 Maggio 1893.
MacLaren era commerciante di pellicce, e non si arruolò nei Royal Flying
Corps che nel 1917.
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Donald Roderick MacLaren nasce ad Ottawa, l'8
Maggio 1893, nipote di uno dei primi coloni scozzesi del Pembroke.
A 6 anni la sua famiglia si trasferì a Calgary, in Alberta.
I MacLaren credevano nell'importanza di essere addestrati all'uso
delle armi, fucili e pistole, per difesa personale e per
cacciare.
Suo padre, Robert James MacLaren gli regalò il suo primo fucile
all'età di otto anni e gli insegnò ad usarlo.
Il piccolo Donald, dopo essersi allenato sui piccioni che i genitori
allevavano proprio per questo, andava a caccia di anatre.
Quando ebbe 18 anni i suoi si trasferirono ancora, questa volta a
Vancouver.
Donald si iscrisse alla high school e quindi nel 1912 all'università
McGill dove frequentò la facoltà di ingegneria elettrica.
Verso la fine del secondo anno di studi fu costretto a rientrare a
Vancouver per motivi di salute.
Successivamente, insieme al padre e al fratello Roy, si recò
nell'ancora selvaggio nord dell'Alberta, a Keg River Praire, a 200
miglia dalla più vicina stazione ferroviaria, a Peace River Crossing.
Qui aprirono una stazione si scambio "trading post" per i cacciatori
di pellicce, in concorrenza con la famosa Hudson's Bay Company .
In queste terre selvagge Donald maturò, lavorando duro in condizioni
estreme.
In estate si muoveva in canoa, a cavallo o a piedi. In inverno
l'unico modo per viaggiare era la slitta trainata dai cani.
Nella primavera del 1916 Donald MacLaren fece da guida ad una
spedizione governativa nell'estremo nord.
Al suo ritorno, in autunno, il fratello Roy era tornato a sud per
arruolarsi.
Donald ed il padre decisero di fare altrettanto, e dopo aver venduto
tutto quanto potettero, nella primavera successiva tornarono a
Vancouver e si arruolarono anche loro.
Donald fu accettato nei Roya Flying Corps.
Il padre invece fu rifiutato a causa dell'età, e fu impiegato nella
riserva. |
Donald cominciò il suo addestramento sul Curtiss
JN4 a Long Branch, vicino Toronto.
Fece il suo primo volo solista dopo tre ore e mezza di "doppio
comando".
A Luglio fu trasferito alla scuola di perfezionamento ad Armour
Heights, dove imparò le manovre tipiche del volo militare:
bombardare, mitragliare al suolo, osservazione per l'artiglieria
e volo ad alta quota, chiamato "volo otto" perché si svolgeva a
8000 piedi (poco meno di tremila metri) di quota.
Quindi fu trasferito a Camp Borden per imparare a sparare
dall'aereo.
Nell'Agosto del 1917 ricevette il suo brevetto militare e fu
mandato in Inghilterra.
Qui frequentò ancora una scuola per il volo acrobatico sull'AVRO,
sui Nieuport e sull'Airco D.H. 5, velivoli ormai obsoleti o
comunque inadatti alle operazioni belliche.
Dopo un breve tirocinio fu ulteriormente inviato alla 34°
Training School dove finalmente poté pilotare I Bristol Scouts e
i Sopwith Camel.
Come si capisce, in questi anni, ed in particolar modo per i
piloti canadesi o inglesi, non direttamente coinvolti nel
conflitto (cioè non come i francesi che lo avevano "in casa") il
"percorso formativo" si era evoluto e specializzato.
Dai primi pionieri come Hawker o Ball, che avevano imparato a
volare già sui campi di battaglia e su macchine organizzate in
fretta e furia come aerei da combattimento, oggi i piloti
avevano a disposizione tutta una serie di gradini successivi per
familiarizzarsi con i comandi, per imparare ad atterrare e
decollare, per imparare ad utilizzare macchine complesse, e
finalmente per imparare l'acrobazia. Si pensi che Nesterov
dovette addirittura combattere con i propri superiori per
ottenere che le virate si eseguissero inclinando l'aereo! |
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Oggi invece i piloti novizi imparavano non solo
l'acrobazia, divenuta adulta, ma anche vere e proprie tattiche di
combattimento, volo in formazione etc.
Questo, in pratica, per MacLaren fu un vantaggio doppio: non solo
arrivò al fronte già capace di combattere, ma, ritardando di un
anno, arrivò quando la maggior parte dei veterani tedeschi non c'era
più.
La Germania, infatti, come la Francia, lottava alle porte di
casa, e non aveva tempo per addestrare i piloti nelle retrovie.
Di conseguenza chi combatteva erano i novellini, mandati senza mezzi
termini "allo sbaraglio", senza alcuna possibilità di sopravvivere
più di un paio di settimane, e gli "assi" inarrivabili come i
Richtofen, Udet o Voss, che però da soli non facevano certo un
esercito.
I piloti inglesi che arrivarono sul fronte nel 1917, al comando dei
Camel o degli SE5a, invece, erano mediamente ben addestrati, non in
grado di competere con i pochi "signori del cielo", ma normalmente
capaci di fare strage dei novellini tedeschi.
I primi tre mesi al fronte passarono senza storia.
A seguito della rivoluzione russa, che liberò uomini e mezzi dal
fronte orientale e li rese disponibili per le trincee occidentali, e
volendo anticipare l'arrivo delle truppe americane, i tedeschi
avevano preparato una grande offensiva per la primavera del 1918.
Pertanto il comando germanico aveva ben preferito non rischiare
combattimenti per non indebolirsi in attesa di riorganizzarsi e
sferrare appunto l'offensiva.
MacLaren ebbe quindi la possibilità di familiarizzarsi con il fronte
per alcuni mesi, volando praticamente indisturbato se non dai colpi
dell'artiglieria contraerea ("Archie", come la chiamavano gli
inglesi) quando si addentrava oltre le linee tedesche per missioni
di bombardamento.
Finalmente, il 6 Marzo 1918, MacLaren ebbe il battesimo del fuoco.
MacLaren ed altri quattro Sopwith Camel erano di pattuglia tra Arras
e Cambrai, quando il capo squadriglia si accorse di tre aerei, a
circa un miglio ed alla stessa altitudine.
Essendo di pomeriggio tardi, i tre aerei, col sole alle spalle,
erano praticamente invisibili.
I Camel, però, salirono in quota rapidamente e gli furono sopra.
In un attimo MacLaren fu in coda al suo avversario, che si
capovolse e gli sfilò sotto.
Senza perderlo di vista il Donald si rovesciò e lo poté inquadrare
per un attimo nel mirino. Sparò una o due raffiche e poté osservare
i proiettili colpire vicino all'abitacolo del pilota avversario.
Virando per un secondo passaggio vide l'aereo tedesco scendere in
vite fuori controllo.
Come da consegne seguì lo scout nemico per avere la certezza che non
fosse una "finta". Il suo primo "kill" si sfracellò al suolo.
Da quel momento i tedeschi diventarono molto attivi, allo scopo di
garantirsi la supremazia nel cielo prima di sferrare l'attacco che
doveva essere "decisivo" (o "disperato", lascio agli storici la
sentenza).
MacLaren ebbe quindi più occasioni per provare la qualità del suo
addestramento... Quattro giorni dopo falciò via la coda ad un
Albatros D.V. |
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In supporto all'offensiva, i tedeschi avevano
spostato diversi grandi cannoni, dotati di una enorme gittata, su
carri ferroviari che dalle retrovie potevano colpire le postazioni
Alleate praticamente senza correre rischi.
Una di queste "Grande Berta" stava bombardando l'area tra St. Pol e
Prebiéres, sei migli dietro le trincee.
Il 21 Marzo, sette piloti del 46° furono inviati a bombardare il
cannone.
Tutti i sette Camel, una volta in zona, si abbassarono e attaccarono
il cannone volando a pochi metri dal suolo sino a sganciare le loro
bombe sul bersaglio.
MacLaren colpì la Grande Berta con due delle sue quattro bombe.
Rientrando ebbe anche modo di abbattere un LVG C vicino a Douai e
un pallone dalle parti di Blache St. Vaast. |
Non contento ritornò dietro le linee
nemiche e ingaggiò un altro ricognitore LVG C, che però stavolta si
difese bene, sforacchiandogli le ali, prima di schiantarsi anch'esso
al suolo, vicino a Marquion.
Non male per un giorno di lavoro! Ed infatti Donald MacLaren fu
decorato con la Military Cross.
Pochi giorni dopo la Germania sferrò la grande offensiva.
Un centinaio di divisioni tedesche attaccarono sessanta divisioni
anglo francesi, costringendole a ritirarsi ed abbandonare le basi
aeree a ridosso del fronte.
Enormi sciami di aerei tedeschi supportavano l'avanzata delle
truppe, bombardando direttamente e guidando il tiro
dell'artiglieria, secondo una tattica voluta da Manfred Von
Richtofen.
Il diavolo rosso organizzava le squadriglie tedesche in gruppi di
oltre trenta aerei, garantendosi in questo modo la temporanea e
locale supremazia aerea. |
Il suo obbiettivo era conquistare la supremazia
di una ristretta zona e solo per un periodo limitato,
sufficiente ad eseguire le ricognizioni necessarie a guidare il
tiro dei grossi obici dalle retrovie, rimanendo al riparo sopra
le proprie linee e lasciando al nemico il compito e il rischio
di attaccare, esponendosi ai colpi della contraerea.
Gli aerei alleati volavano per tutto il giorno e tutti i giorni,
senza interruzioni.
MacLaren continuava il suo lavoro alla media di una vittoria al
giorno.
Nell'Agosto del 1918 fu la volta degli Alleati, scemata la
spinta tedesca, di riorganizzarsi e, forti dei rinforzi
americani, contrattaccare per quella che poi sarà l'offensiva
definitiva.
Nel successivo mese di Settembre i Camel furono chiamati ad
intervenire direttamente attaccando le truppe tedesche in
ritirata, bombardando i carri e mitragliando i soldati.
A questo punto l'aviazione tedesca non disponeva più né di
uomini né di mezzi.
Il 16 Settembre, per aver abbattuto due Fokker D.VII in un
combattimento, MacLaren viene insignito della Distinguished
Flying Cross. |
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In Ottobre, in seguito alla morte del
leader, MacLaren viene incaricato del comando del 46°.
L'ultima sua vittoria è datata 9 Ottobre: un ricognitore biposto.
Il giorno dopo, scherzando con un compagno, si rompe una gamba
Il 6 Novembre rientra in Inghilterra, apprende dell'armistizio
dall'ospedale.
Alla fine della guerra MacLaren avrà abbattuto 48 aerei e 6 palloni.
Finita la guerra Donald MacLaren verrà decorato dai francesi con la
"Legion d'Onore" e la "Croce di Guerra" nel Luglio del 1919.
Promosso al grado di maggiore, divenne consulente tecnico del
governo canadese per l'acquisto di aeroplani destinati a formare la
nascente forza aeronavale canadese.
Nel 1920, quando finalmente venne fondata Canadian Air Force,
separata dalla Royal Air Force britannica, MacLaren divenne
comandante del primo dei due gruppi di volo che l'avrebbero
inizialmente composta.
In seguito a tagli sui finanziamenti, però, l'aeronautica militare
canadese fu ridotta a poco più che un ufficio, e MacLaren diede le
dimissioni per dedicarsi all'aviazione commerciale.
Si adoperò per lo sviluppo dell'aviazione commerciale ed in
particolare ottenne dal governo il finanziamento per creare i primi
aeroclub (in tutto sedici con due aerei ciascuno, nel 1927), che
avevano lo scopo di formare giovani piloti civili, comunque già in
grado di cominciare un eventuale training militare in caso di
guerra. |
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Nello stesso tempo curò i suoi affari, diventando nel 1928
sovrintendente della Western Canada Airways.
Nel 1920 MacLaren e H.Hollick-Kenyon fecero il primo volo postale
per la WCA tra Regina, Moose Jaw, Medicine Hat, Lethbridge e
Calgary.
Quando nel 1937 il governo canadese decise di formare una linea
aerea nazionale, la Trans Canada Airlines, MacLaren divenne
consulente della direzione.
Con la II Guerra Mondiale formò il primo squadrone della Air Cadet
League a Winnipeg nel 1941.
Dopo una vita dedicata all'aeronautica e al suo paese, morì il 4
Luglio del 1989, all'età di 96 anni. |
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