Donald MacLaren

Maj. Donald Roderick MacLaren
28/05/1893 Ottawa, Ontario
04/07/1988

Sopwith Camel

 Donald MacLaren

Donald MacLaren nacque ad Ottawa, Ontario, il 28 Maggio 1893.
MacLaren era commerciante di pellicce, e non si arruolò nei Royal Flying Corps che nel 1917.
Volando con il Sopwith Camel ottenne 54 successi, prima di interrompere la carriera a causa di una frattura ad una gamba procuratasi scherzando con un amico nell'Ottobre del 1918.
Tra i piloti canadesi figura al terzo posto, dopo Bishop e Collishaw.
Dopo l'armistizio MacLaren servì nella Royal Canadian Air Force prima di ritirarsi e diventare pilota civile.
Morì il 4 Luglio del 1988

Distinguished Service Order (DSO)

Distinguished Service Cross, istituita da Re Edoardo VI nel 1901 Military Cross, istituita da re Giorgio V nel 1914 Legion d'Onore Croix de Guerre
Donald Roderick MacLaren nasce ad Ottawa, l'8 Maggio 1893, nipote di uno dei primi coloni scozzesi del Pembroke.
A 6 anni la sua famiglia si trasferì a Calgary, in Alberta.
I MacLaren credevano nell'importanza di essere addestrati all'uso delle armi, fucili e pistole,  per difesa personale e per cacciare.
Suo padre, Robert James MacLaren gli regalò il suo primo fucile all'età di otto anni e gli insegnò ad usarlo.
Il piccolo Donald, dopo essersi allenato sui piccioni che i genitori allevavano proprio per questo, andava a caccia di anatre.
Quando ebbe 18 anni i suoi si trasferirono ancora, questa volta a Vancouver.
Donald si iscrisse alla high school e quindi nel 1912 all'università McGill dove frequentò la facoltà di ingegneria elettrica.
Verso la fine del secondo anno di studi fu costretto a rientrare a Vancouver per motivi di salute.
Successivamente, insieme al padre e al fratello Roy, si recò nell'ancora selvaggio nord dell'Alberta, a Keg River Praire, a 200 miglia dalla più vicina stazione ferroviaria, a Peace River Crossing.
Qui aprirono una stazione si scambio "trading post" per i cacciatori di pellicce, in concorrenza con la famosa Hudson's Bay Company .
In queste terre selvagge Donald maturò, lavorando duro in condizioni estreme.
In estate si muoveva in canoa, a cavallo o a piedi. In inverno l'unico modo per viaggiare era la slitta trainata dai cani.
Nella primavera del 1916 Donald MacLaren fece da guida ad una spedizione governativa nell'estremo nord.
Al suo ritorno, in autunno, il fratello Roy era tornato a sud per arruolarsi.
Donald ed il padre decisero di fare altrettanto, e dopo aver venduto tutto quanto potettero, nella primavera successiva tornarono a Vancouver e si arruolarono anche loro.
Donald fu accettato nei Roya Flying Corps.
Il padre invece fu rifiutato a causa dell'età, e fu impiegato nella riserva.
Curtiss JN4 Avro 504 Airco DH 5
Nieuport X Bristol Scout Sopwith Camel
Donald cominciò il suo addestramento sul Curtiss JN4 a Long Branch, vicino Toronto.
Fece il suo primo volo solista dopo tre ore e mezza di "doppio comando".
A Luglio fu trasferito alla scuola di perfezionamento ad Armour Heights, dove imparò le manovre tipiche del volo militare: bombardare, mitragliare al suolo, osservazione per l'artiglieria e volo ad alta quota, chiamato "volo otto" perché si svolgeva a 8000 piedi (poco meno di tremila metri) di quota.
Quindi fu trasferito a Camp Borden per imparare a sparare dall'aereo.
Nell'Agosto del 1917 ricevette il suo brevetto militare e fu mandato in Inghilterra.
Qui frequentò ancora una scuola per il volo acrobatico sull'AVRO, sui Nieuport e sull'Airco D.H. 5, velivoli ormai obsoleti o comunque inadatti alle operazioni belliche.
Dopo un breve tirocinio fu ulteriormente inviato alla 34° Training School dove finalmente poté pilotare I Bristol Scouts e i Sopwith Camel.
Come si capisce, in questi anni, ed in particolar modo per i piloti canadesi o inglesi, non direttamente coinvolti nel conflitto (cioè non come i francesi che lo avevano "in casa") il "percorso formativo" si era evoluto e specializzato.
Dai primi pionieri come Hawker o Ball, che avevano imparato a volare già sui campi di battaglia e su macchine organizzate in fretta e furia come aerei da combattimento, oggi i piloti avevano a disposizione tutta una serie di gradini successivi per familiarizzarsi con i comandi, per imparare ad atterrare e decollare, per imparare ad utilizzare macchine complesse, e finalmente per imparare l'acrobazia. Si pensi che Nesterov dovette addirittura combattere con i propri superiori per ottenere che le virate si eseguissero inclinando l'aereo!

Oggi invece i piloti novizi imparavano non solo l'acrobazia, divenuta adulta, ma anche vere e proprie tattiche di combattimento, volo in formazione etc.
Questo, in pratica, per MacLaren fu un vantaggio doppio: non solo arrivò al fronte già capace di combattere, ma, ritardando di un anno, arrivò quando la maggior parte dei veterani tedeschi non c'era più.
La Germania, infatti, come la Francia, lottava alle porte di casa, e non aveva tempo per addestrare i piloti nelle retrovie.
Di conseguenza chi combatteva erano i novellini, mandati senza mezzi termini "allo sbaraglio", senza alcuna possibilità di sopravvivere più di un paio di settimane, e gli "assi" inarrivabili come i Richtofen, Udet o Voss, che però da soli non facevano certo un esercito.
I piloti inglesi che arrivarono sul fronte nel 1917, al comando dei Camel o degli SE5a, invece, erano mediamente ben addestrati, non in grado di competere con i pochi "signori del cielo", ma normalmente capaci di fare strage dei novellini tedeschi.
I primi tre mesi al fronte passarono senza storia.
A seguito della rivoluzione russa, che liberò uomini e mezzi dal fronte orientale e li rese disponibili per le trincee occidentali, e volendo anticipare l'arrivo delle truppe americane, i tedeschi avevano preparato una grande offensiva per la primavera del 1918.
Pertanto il comando germanico aveva ben preferito non rischiare combattimenti per non indebolirsi in attesa di riorganizzarsi e sferrare appunto l'offensiva.
MacLaren ebbe quindi la possibilità di familiarizzarsi con il fronte per alcuni mesi, volando praticamente indisturbato se non dai colpi dell'artiglieria contraerea ("Archie", come la chiamavano gli inglesi) quando si addentrava oltre le linee tedesche per missioni di bombardamento.
Finalmente, il 6 Marzo 1918, MacLaren ebbe il battesimo del fuoco.
MacLaren ed altri quattro Sopwith Camel erano di pattuglia tra Arras e Cambrai, quando il capo squadriglia si accorse di tre aerei, a circa un miglio ed alla stessa altitudine.
Essendo di pomeriggio tardi, i tre aerei, col sole alle spalle, erano praticamente invisibili.
I Camel, però, salirono in quota rapidamente e gli furono sopra.
In un attimo MacLaren fu in coda al suo avversario, che si capovolse e gli sfilò sotto.
Senza perderlo di vista il Donald si rovesciò e lo poté inquadrare per un attimo nel mirino. Sparò una o due raffiche e poté osservare i proiettili colpire vicino all'abitacolo del pilota avversario.
Virando per un secondo passaggio vide l'aereo tedesco scendere in vite fuori controllo.
Come da consegne seguì lo scout nemico per avere la certezza che non fosse una "finta". Il suo primo "kill" si sfracellò al suolo.
Da quel momento i tedeschi diventarono molto attivi, allo scopo di garantirsi la supremazia nel cielo prima di sferrare l'attacco che doveva essere "decisivo" (o "disperato", lascio agli storici la sentenza).
MacLaren ebbe quindi più occasioni per provare la qualità del suo addestramento... Quattro giorni dopo falciò via la coda ad un Albatros D.V.
In supporto all'offensiva, i tedeschi avevano spostato diversi grandi cannoni, dotati di una enorme gittata, su carri ferroviari che dalle retrovie potevano colpire le postazioni Alleate praticamente senza correre rischi.
Una di queste "Grande Berta" stava bombardando l'area tra St. Pol e Prebiéres, sei migli dietro le trincee.
Il 21 Marzo, sette piloti del 46° furono inviati a bombardare il cannone.
Tutti i sette Camel, una volta in zona, si abbassarono e attaccarono il cannone volando a pochi metri dal suolo sino a sganciare le loro bombe sul bersaglio.
MacLaren colpì la Grande Berta con due delle sue quattro bombe.
Rientrando ebbe anche modo di abbattere un LVG C vicino a Douai e un pallone dalle parti di Blache St. Vaast.
Non contento ritornò dietro le linee nemiche e ingaggiò un altro ricognitore LVG C, che però stavolta si difese bene, sforacchiandogli le ali, prima di schiantarsi anch'esso al suolo, vicino a Marquion.
Non male per un giorno di lavoro! Ed infatti Donald MacLaren fu decorato con la Military Cross.
Pochi giorni dopo la Germania sferrò la grande offensiva.
Un centinaio di divisioni tedesche attaccarono sessanta divisioni anglo francesi, costringendole a ritirarsi ed abbandonare le basi aeree a ridosso del fronte.
Enormi sciami di aerei tedeschi supportavano l'avanzata delle truppe, bombardando direttamente e guidando il tiro dell'artiglieria, secondo una tattica voluta da Manfred Von Richtofen.
Il diavolo rosso organizzava le squadriglie tedesche in gruppi di oltre trenta aerei, garantendosi in questo modo la temporanea e locale supremazia aerea.
Il suo obbiettivo era conquistare la supremazia di una ristretta zona e solo per un periodo limitato, sufficiente ad eseguire le ricognizioni necessarie a guidare il tiro dei grossi obici dalle retrovie, rimanendo al riparo sopra le proprie linee e lasciando al nemico il compito e il rischio di attaccare, esponendosi ai colpi della contraerea.
Gli aerei alleati volavano per tutto il giorno e tutti i giorni, senza interruzioni.
MacLaren continuava il suo lavoro alla media di una vittoria al giorno.
Nell'Agosto del 1918 fu la volta degli Alleati, scemata la spinta tedesca, di riorganizzarsi e, forti dei rinforzi americani, contrattaccare per quella che poi sarà l'offensiva definitiva.
Nel successivo mese di Settembre i Camel furono chiamati ad intervenire direttamente attaccando le truppe tedesche in ritirata, bombardando i carri e mitragliando i soldati.
A questo punto l'aviazione tedesca non disponeva più né di uomini né di mezzi.
Il 16 Settembre, per aver abbattuto due Fokker D.VII in un combattimento, MacLaren viene insignito della Distinguished Flying Cross.
In Ottobre, in seguito alla morte del leader, MacLaren viene incaricato del comando del 46°.
L'ultima sua vittoria è datata 9 Ottobre: un ricognitore biposto.
Il giorno dopo, scherzando con un compagno, si rompe una gamba
Il 6 Novembre rientra in Inghilterra, apprende dell'armistizio dall'ospedale.
Alla fine della guerra MacLaren avrà abbattuto 48 aerei e 6 palloni.
Finita la guerra Donald MacLaren verrà decorato dai francesi con la "Legion d'Onore" e la "Croce di Guerra" nel Luglio del 1919.
Promosso al grado di maggiore, divenne consulente tecnico del governo canadese per l'acquisto di aeroplani destinati a formare la nascente forza aeronavale canadese.
Nel 1920, quando finalmente venne fondata Canadian Air Force, separata dalla Royal Air Force britannica, MacLaren divenne comandante del primo dei due gruppi di volo che l'avrebbero inizialmente composta.
In seguito a tagli sui finanziamenti, però, l'aeronautica militare canadese fu ridotta a poco più che un ufficio, e MacLaren diede le dimissioni per dedicarsi all'aviazione commerciale.
Si adoperò per lo sviluppo dell'aviazione commerciale ed in particolare ottenne dal governo il finanziamento per creare i primi aeroclub (in tutto sedici con due aerei ciascuno, nel 1927), che avevano lo scopo di formare giovani piloti civili, comunque già in grado di cominciare un eventuale training militare in caso di guerra.
Nello stesso tempo curò i suoi affari, diventando nel 1928 sovrintendente della Western Canada Airways.
Nel 1920 MacLaren e H.Hollick-Kenyon fecero il primo volo postale per la WCA tra Regina, Moose Jaw, Medicine Hat, Lethbridge e Calgary.
Quando nel 1937 il governo canadese decise di formare una linea aerea nazionale, la Trans Canada Airlines, MacLaren divenne consulente della direzione.
Con la II Guerra Mondiale formò il primo squadrone della Air Cadet League a Winnipeg nel 1941.
Dopo una vita dedicata all'aeronautica e al suo paese, morì il 4 Luglio del 1989, all'età di 96 anni.

Leggi alcune pagine dal libro

Le manovre acrobatiche Tecnica di volo, atterraggio e decollo in montagna Le aviosuperfici e i ghiacciai atterrabili della Val d'Aosta e dell'Alta Savoia Parapendio e volo libero Il volo tra le montagne

       

DA QUALCHE PARTE TRA LE NUVOLE
Di Giulio Rabagliati, Da qualche parte tra le nuvole - edizioni De Ferrari - Genova
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