Le "Gorges" dell' Ardeche
Un modo diverso per vivere il fiume: non più l'adrenalina delle "acque selvagge" dal III grado in su, ma una gita immersi nella natura, lontani da qualsiasi traccia di cemento.
La discesa delle Gorges dell'Ardeche, da Vallon Pont d'Arc a St. Martin d'Ardeche, che normalmente si compie in due giorni, bivaccando a metà strada con l'attrezzatura che ci siamo portati sulla canoa (tenda, sacco a pelo, viveri...) è un'esperienza che vale qualche centinaio di km con la canoa sul tetto (oppure si viaggia più comodi e poi la si affitta in loco).
Sia che la canoa abbia viaggiato con noi, sia che la si affitti qui, l'imbarco è in prossimità di Vallon Pont d'Arc, giusto sotto il ponte che attraversa l'Ardeche.
In realtà sarebbe possibile imbarcarsi qualche km più a monte, ma (mi hanno suggerito in molti) non ne vale la pena.
Da Genova sono 580 km con la canoa sul tetto

                  Un nuovissimo romanzo che vi consigliamo: La storia di un pilota americano nei cieli di Francia della I Guerra Mondiale. Avventura, sentimento,  amore, e tante capriole nel cielo.

L'imbarco a Vallon Pont d'Arc La discesa sino a St. Martin d'Ardeche è di 30 km, per una stima (ampiamente sovrastimata) di 7 ore di canoa.
Dopo circa un'ora e mezza di acqua tranquilla intervallata dalla breve rapida "Charlemagne" e un paio di semplici accelerazioni, passato il gigantesco arco di roccia che da il nome alla località (e qui una sosta è d'obbligo, non fosse altro che per le fotografie), si lascia la civiltà (cioè la folla di canoisti in erba che hanno optato per la passeggiata "breve") e si entra nella riserva naturale.
Da qui non incontreremo più sbarchi o punti di rifornimento (bar o campeggi, escluso i due bivacchi) sino a St. Martin d'Ardeche.
Prima della possibile sosta incontriamo ancora un paio di rapide, di cui la prima, la "Chames" è la più difficile dell'intero percorso.
Ammucchiata sulla rapida "Charlemagne" Il "pont d'arc", spettacolare arco di pietra.
Niente di particolare per chi ha nelle braccia fiumi come il Sesia o la Dora, anche se qui l'affollamento (incredibile nei week end) aggiunge qualche problema in più (oltre alle rocce dovete evitare anche i canoisti a bagno, e ricordatevi che qui quasi nessuno ha il casco).
A circa metà strada, come si è detto, incontriamo due possibili bivacchi.
Tra i due una semplice rapida non crea problemi. Io personalmente ho scelto di bivaccare al "Gaud", più a monte, anche per non "mangiarmi" subito tutto il percorso.
 La maggior parte dei canoisti sceglie di solito quello più a valle, che in questo modo risulta essere più affollato.
Qui (se le cose non cambiano) c'è la possibilità di piantare la tenda e cucinare.
Loro forniscono barbecue e carbonella, pertanto consiglio di prevedere generi da cucinare sulla brace (non ci sono solo gli spiedini, potete grigliare splendidamente anche verdure come peperoni, melanzane, zucchine... Ma anche mele, patate, uova, pasta e formaggio - e qui si vede chi ha fatto il boy scout).
In questo modo si evita di caricare la canoa con fornelletti e pentole, che poi bisogna anche pulire.
Il secondo giorno affrontiamo ancora acque tranquille e scenari fantastici.
La "canadese" sulla rapida "Figueras"
La "Pastiere" Particolarmente notevole la "Cattedrale", un'imponente formazione rocciosa che fa da sfondo alla semplice ma divertente (con una canoa canadese) rapida della "Pastiére".
Siamo a circa metà del secondo tratto.
Subito dopo si trova un campo di naturisti e quindi acque tranquille sino all'arrivo.
 
Lo sbarco a St. Martin d'Ardeche

Fiume splendido e tranquillo, può diventare anche divertente se affrontato con una canoa canadese.
Decisamente "facile" per un kayak.
Navigabile tutto l'anno è in "piena" tra Maggio e Giugno. In Luglio ed Agosto il livello scende di una trentina di centimetri e la corrente si fa decisamente più tranquilla.


      Come ci si arriva     

 

Vallon Pont d'Arc è in Francia, e l'Ardeche è un affluente del Rodano.
L'autostrada da raggiungere è l'A7, per intenderci quella tra Lione e Marsiglia.
Un altro riferimento importante è Avignone.
Da sud (valico di XX Miglia in Liguria) si esce a Bollene, da Nord può convenire l'uscita di Montelimar Sud.
Sia che si esca a Bollene, sia che si arrivi da Montelimar, bisogna superare il paese di Pierrelatte, quindi proseguire in direzione di Bourg St. Andeol.
Qui si supera il ponte (sul Rodano) e si prosegue par Vallon Pont d'Arc.
Quando la strada raggiunge il fiume (non preoccupatevi, ve ne accorgete perché vi trovate davanti un muro di campeggi e "affitta canoe"), girate a destra.
Dovete risalire per qualche km.
Quando incontrate una "rotonda" (a sinistra c'è il ponte che attraversa l'Ardeche e subito dopo una stazione di servizio) siete arrivati.
Subito dopo la rotonda, a destra, c'è l'azienda di soggiorno, a cui dovete rivolgervi per ottenere (costa 5.00 € a persona) il permesso a bivaccare sul percorso.
Poco prima, a sinistra, subito a valle del ponte, un buon imbarco.
Se vi siete portati la canoa e (come abbiamo fatto noi) uno di voi ha preso la navetta per tornare a prendervi in auto, calcolate di doverlo aspettare a St. Martin d'Ardeche per buone tre ore.
E' il tempo che ci vuole per il pullman (che non passa attraverso il parco) per tornare indietro e poi per fare i quasi trenta km di strada stretta e trafficatissima per raggiungervi.

La nostra canadese, sulla quale avevamo sistemato due "bidoni" a tenuta stagna, da 100 e 65 litri.

I costi (indicativi)

5.00 € Il bivacco sul percorso.
8.00 € La risalita con navetta da St. Martin a Vallon Pont d'Arc per una persona.
1.00 € Costo del parcheggio per l'auto a St. Martin, ticket necessario per accedere allo sbarco e recuperare la canoa.
45.00 € Pacchetto completo a persona, compreso l'affitto della canoa.

Regole e suggerimenti

 

Obbligatorio il giubbotto di salvataggio, mentre non è necessario il casco.
L'acqua è piacevole, nessuna necessità di muta o giacca d'acqua.
Importanti invece un buon paio di sandali (meglio dei calzari che vi farebbero morire dal caldo) in quanto comunque sott'acqua ci sono sassi anche taglienti, e tagliarsi un piede non è certo un bel modo per passare i due giorni in canoa.
Vietato ai bimbi sotto i sette anni e per i bimbi tra i sette e i dodici anni è necessario la compagnia di un adulto esperto.
Su ogni canoa possono stare non più di tre persone e il terzo deve necessariamente essere un bimbo tra i sette e i dodici anni. Non è obbligatorio ma è caldamente suggerito far indossare ai bimbi un casco di protezione.
In realtà ho visto bimbi più piccoli e, se la canoa è la vostra, nessuno vi romperà le scatole.
Se invece le prendete in affitto, queste regole sono applicate abbastanza rigidamente.

Vietato il campeggio e il bivacco fuori delle aree predisposte.
Per accedere alle aree di bivacco occorre avere il ticket (5.00 €) che si paga alla locale Azienda di Soggiorno.

Vietato entrare nella riserva dopo le 18.00 e comunque navigare di notte.
Il servizio navetta tra St. Martin e Vallon Pont d'Arc è attivo dalle 14.00 alle 17.00.
In Agosto, nei week end, è contingentato (cioè è limitato) il numero di persone che ogni compagnia può far bivaccare.
Se intendete scendere con la canoa affittata sul posto, procurate di prenotare o correte il rischio di dover cambiare programma.
Non dovreste aver problemi se usate la vostra attrezzatura.
E' ovviamente vietato lasciare rifiuti in giro (ma non c'era bisogno di dirlo).
Meglio però pensarci prima e portarsi dietro il necessario per trasportarsi i rifiuti sino all'arrivo senza troppi problemi.
In estate l'acqua non è considerata potabile, pertanto abbiate cura di procurarvi di che calmare la sete.
Il sole picchia forte (occhio alle bruciature, il collo e le spalle sono particolarmente esposti), procurate di assicurarvi gli occhiali da sole o rischiate di perderli se per caso (capita) la canoa dovesse ribaltarsi.
Le zanzare ci sono e sono molto cattive, anche se in realtà è possibile dormire all'aperto senza essere infastiditi (misteri dell'etologia).
In estate, la sera, fa caldo. Inutili maglioni o giacche a vento. Pantaloni e maniche lunghe proteggono solo dalle zanzare di cui prima.
Nei bivacchi trovate acqua, barbecue e carbonella. Suggerisco di portarvi cibo adatto ad essere cotto sulla brace tipo "alla trapper".
Utili gli integratori salini, in particolare di magnesio e potassio, da aggiungere all'acqua.
Reintegrano quello che avete buttato via con il sudore (il giubbotto sotto il solleone fa sudare e non poco) e vi aiutano a smaltire l'acido lattico (per chi non è abituato a remare per diverse ore di seguito - e qui si rema per avanzare, visto che la corrente è debole e il vento può essere anche molto forte)

Altre informazioni e indirizzi utili su www.ardeche.com .