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L'Albatros D.II fu il caccia con cui
Boelcke e il suo Jasta 2 si ripresero il
dominio dei cieli di Francia nell'autunno del 1916.
Arrivato sul fronte praticamente in contemporanea al suo predecessore,
il D.I, il nuovo caccia di Thelen ne
manteneva inalterata l'architettura generale, con le due ali più o meno
delle stesse dimensioni e il motore con cilindri in linea raffreddato a
liquido.
Il D.I, però, aveva un campo visivo
molto disturbato: rispetto ai monoplani, che surclassava dal punto di
vista delle prestazioni, il pilota aveva un'ala sulla testa che gli
impediva la vista.
Sul D.II si provvide ad abbassare l'ala superiore in modo che non
sporgesse oltre lo sguardo del pilota, aumentando così notevolmente il
campo ottico, ora completamente libero nella parte superiore. |
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