Il primo progetto di Nesterov, datato 1909, riguardava essenzialmente
i controlli di volo.
In pratica, coerentemente con la sua osservazione che la virata doveva
essere eseguita con un angolo di rollio accentuato, Nesterov riteneva
sostanzialmente inutili gli impennaggi verticali.
Il suo velivolo doveva avere una coda solo orizzontale (il disegno in
realtà ricorda un po' il Taube "colomba" tedesco, un aereo che in
quegli anni era già obsoleto).
Ma doveva poter modificare in modo sostanziale la geometria delle ali.
Questo in realtà non era un concetto particolarmente estraneo alla
tecnologia dell'epoca.
Bisogna infatti considerare che, per lo più, gli aerei, e certamente
quelli più performanti, come i monoplani di Bleriot e Morane, non
avevano vere e proprie superfici mobili (cioè alettoni rigidi
incernierati ad un'ala altrettanto rigida), ma l'intera ala era
deformata, un po' come l'ala di un moderno parapendio (immaginatevi un
parapendio "steccato"), avendo una struttura flessibile e le
controventature collegate alla cloche.
Nesterov però aveva ideato un'ala molto più deformabile, dove avrebbe
dovuto cambiare sostanzialmente non solo la curvatura del profilo (in
modo differenziale questo produce lo stesso effetto degli alettoni),
ma anche l'angolo di diedro e di freccia.
In realtà, con le conoscenze odierne, direi che tali accorgimenti non
avrebbero poi portato grossi vantaggi.
La modifica di tali caratteristiche influenzano stabilità laterale e,
soprattutto, il numero di Mach critico, cosa che ha infatti importanza
per velivoli che raggiungano elevate velocità. All'epoca si era ben
distanti dal sentire questa necessità!
Erano invece interessanti gli aerofreni che Nesterov avrebbe aggiunto
modificando la deformabilità dei piani di coda.
Questi avrebbero dovuto permettere agli aerei di riprendersi senza
sfasciarsi da velocissime picchiate (un concetto poi applicato con
successo agli Stuka tedeschi nella Seconda Guerra Mondiale).
Nesterov pensò anche al paracadute frenante, accorgimento anch'esso
attuale solo per velivoli ad altissime prestazioni (altissimo carico
alare e alte velocità di atterraggio) e all'epoca abbastanza inutile.
Verso la fine del 1913 Nesterov si era fatto un nome sia come pilota
che come ingegnere, ed ottenne finalmente di poter lavorare al suo
progetto.
Prima di tutto cercò di realizzare una coda secondo i suoi schemi.
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Accorciò di 70 cm la fusoliera di un Nieuport IV e
tolse la coda.
Lasciò i piani orizzontali, incrementandone notevolmente la
superficie, aggiungendo una notevole area per il bilanciamento
aerodinamico.
Proprio la forma delle superfici di controllo e in particolare
l'angolazione dell'asse di rotazione furono oggetto di studio e di
numerose messe a punto.
Nesterov realizzò queste modifiche insieme al suo meccanico
Nelidov nei primi mesi del 1914, e volò con il suo prototipo nella
primavera dello stesso anno. |
La coda lavorava generalmente bene,
ma il progetto incontrava difficoltà nella coordinazione delle
nuove superfici di controllo con l'ala originale del Nieuport.
Nesterov non era soddisfatto dei suoi test e considerava di dover
ancora lavorare ancora molto per mettere a punto la "sua coda".
La fabbrica "DUX" gliene avrebbe offerto l'occasione proprio
nell'estate del 1914, ma l'inizio della guerra sconvolse i suoi
progetti. |