Flavio Torello Baracchini



Ten. Flavio Torello Baracchini

28/07/1895 - Villafranca Lunigiana
18/08/1928 - Roma

 

Hanriot HD1

01 - 15/5/1917  - Albatros - S. Marco 02 - 20/5/1917 - EA - Vodice 03 - 23/5/1917  - EA - Aisovizza 04 - 25/5/1917  - EA - Ochroglyocha 05 - 3/6/1917 - EA - Vicino a Vertoiba 06 - 6/6/1917 - EA - Vodice 07 - 18/6/1917 -  EA (FTL) - Vicino a Ochroglyocha 08 - 19/6/1917 - EA - A ovest di Aisovizza 09 - 22/6/1917 -  Brandenburg C.I  - Stara Gora 10 - 17/7/1917 - EA - Lom 11 -  29/6/1917  -  EA - Tolmino 12 - 3/8/1917 -  Brandenburg C.I - Wochein/Val di Sava 13 - 7/8/1917 - Pallone - Premaor 14 - 8/8/1917 -  Albatros - Tolmino 15 - 3/4/1918 - Pallone - Tolmino 16 - 2/5/1918  - Scout - Cimadolmo 17 - 3/5/1918 - EA - Sernaglia 18 - 13/5/1918  - Scout - Arcade 19 - 13/5/1918 - EA (FTL) Montello/Piave 20 - 18/5/1918  - Scout - Montello 21 - 20/5/1918 - EA - A nord ovest di Sernaglia 22 - 26/5/1918  - Scout - Cimadolmo 23 - 2/5/1918  - Aereo biposto - Susegana 24 - 15/6/1918  - Aereo biposto - Moriago 25 - 15/6/1918  - Scout - Montello 26 - 15/6/1918  - EA - Montello 27 - 18/6/1918  - Pallone - Collalbrigo 28 - 21/6/1918  - Pallone - S. Pietro 29 - 22/6/1918  - EA - Falzè 30 - 25/6/1918  - Scout - Montello

L'Aquila della Lunigiana

"Ogni suo atto, un atto di valore...".
Così scrive, nel Luglio del 1917, un corrispondente di guerra dell'Illustrazione Italiana, raccontando che l'aviatore pontremolese Torello Baracchini in trentasette giorni, dal 15 Maggio al 22 Giugno, ha sostenuto trentacinque combattimenti, abbattendo nove aerei austriaci e imponendosi all'ammirazione di tutti come il "cacciatore" che ha riportato più vittorie nel minor tempo.
Flavio Torello Baracchini nasce a Villafranca Lunigiana il 28 luglio 1895. A diciannove anni compiuti chiede l'arruolamento volontario nell'esercito e viene destinato al 3° reggimento telegrafisti a Mantova ma ben presto ottiene di essere trasferito a Torino nel corpo volontari per l'aviazione.
Assegnato alla guerra aerea, in pochi giorni diventa il padrone dei cieli del medio-basso Isonzo abbattendo numerosi aerei.
La motivazione della Medaglia d'Oro, conferitagli nell'Agosto 1917, lo definì "abilissimo e arditissimo pilota" e rimarcò che in "30 giorni di servizio al fronte, sostenne brillantemente 35 combattimenti aerei". Il presidente della Repubblica Francese, R. Poincaré, lo decorò personalmente con la Croce di guerra con palma; il re Vittorio Emanuele lo nominò cavaliere dei SS. Maurizio e Lazzaro.
Medaglia d'oro al valor militare Medaglia d'argento al valor militare Medaglia d'argento al valor militare Legion d'Onore Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro Croix de Guerre

Flavio Torello Baracchini era nato a Villafranca in Lunigiana il 28 Luglio 1895. Dopo aver frequentato l’Istituto Tecnico alla Spezia, a 19 anni si arruola volontario nell’Esercito, destinato al 3° reggimento telegrafisti di Mantova.
Chiede quasi subito dio essere inviato alla scuola di volo di Venaria Reale dove nel giro di pochi mesi ottiene il brevetto.
Impegnato inizialmente in azioni di ricognizione e bombardamento, si distingue per coraggio e abilità.
Chiede di passare ai “caccia” e viene inviato alla Malpensa dove in breve ottiene il brevetto pilotando Hanriot, Spad e Nieuport-Macchi.
Nella primavera del 1917 viene inviato in Friuli, a Borgnago da dove svolgerà tutte le sue missioni.
Il 15 Maggio abbatte il suo primo aereo.

Il Nieuport 11 "Bebé" Nieuport N17 Hanriot HD1

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Sostenendo 35 combattimenti in 30 giorni abbatte 9 aerei e viene insignito della medaglia d’oro al valor militare.
Nel combattimento che gli vale la sua tredicesima vittoria viene colpito al mento e riporta la frattura della mandibola.
Nell’ospedale di Udine riceve la visita del Re, Vittorio Emanuele III, e del Presidente della Repubblica francese, Poincaré.
Oltre alle onorificenze consegnategli dal re e dal presidente francese, per la missione in cui era stato ferito, ottiene la medaglia d'argento.
Goduta una breve convalescenza nella sua Lunigiana, Baracchini rientra al fronte e riprende le sue missioni.
In poco tempo le sue vittorie personali sono salite a 30 (non tutte omologate, ma bisogna tener conto del fatto che l'aeronautica italiana pretendeva per l'omologazione della vittoria anche una documentazione fotografica, che non sempre era possibile ottenere).
Il 26 Giugno 1918, dopo aver ottenuta la sua trentunesima vittoria, viene colpito al ventre dalla pallottola sparata da un fante della colonna austriaca che si era abbassato a mitragliare (è un destino che accomuna molti degli assi della Grande Guerra: quasi tutti colpiti dal fuoco di terra e ben raramente abbattuti in un duello aereo).
Più fortunato di Baracca, sopravvive e alla fine della guerra è ancora convalescente.
Per meriti di guerra ottiene una seconda medaglia d'argento e la promozione a capitano.
Dopo la guerra "mette su" una fabbrica di esplosivi in cui produce bombe e proiettili per l'aeronautica.
Il 28 Luglio 1928, la sua fabbrica esplode, e Flavio Torello Baracchini rimane gravemente ferito.
Morirà poco dopo, il 18 di Agosto, a seguito delle ferite riportate.

Leggi alcune pagine dal libro

Le manovre acrobatiche Tecnica di volo, atterraggio e decollo in montagna Le aviosuperfici e i ghiacciai atterrabili della Val d'Aosta e dell'Alta Savoia Parapendio e volo libero Il volo tra le montagne

       

DA QUALCHE PARTE TRA LE NUVOLE
Di Giulio Rabagliati, Da qualche parte tra le nuvole - edizioni De Ferrari - Genova
Prezzo € 12,90