Max Immelmann

Max Immelmann
21/11/1890 Dresda
18/06/1916 Francia

Il Fokker E.III Eindecker

B.E.2cB.E.2cB.E.2cVickers F.B.5B.E.2c Morane Parasol Vickers F.B.5Morane BB Bristol Scout CB.E.2c F.E.2b B.E.2c Vickers F.B.5F.E.2b

 L'Aquila di Lille

Max Immelmann, insieme al francese Adolphe Pegoud e al sovietico Nesterov, può considerarsi uno degli inventori dell'acrobazia aerea. Piotr Nesterov Adolphe Pegoud
In coppia con Oswald Boelcke, ai comandi del suo Fokker Eindecker, determinò la supremazia tedesca nei cieli, per quel periodo, fino alla primavera del 1916, passato alla storia come "the Fokker Scourge" (il flagello dei Fokker).
Sempre con Boelcke fu il primo aviatore a venire insignito della "Pour le Merite", la celebre "Blue Max", l'onorificenza più prestigiosa dell'armata tedesca.
Quando morì, per un cedimento strutturale del suo monoplano, era il pilota con il più alto "score" di vittorie, 15.
Oswald Boelcke
Oggi la figura acrobatica composta da un mezzo looping seguito da un mezzo tonneau, classica manovra utilizzata per virare in pochissimo spazio, porta il suo nome.
Croce di Ferro di I Classe Croce di Ferro di II Classe Croce dell'Ordine dei Cavalieri di  Hohenzollern Ordine di St. Enrico - Sassonia Blue Max - "Pour le merite"

Nato a Dresda nel 1890, Max Immelmann entra nell'esercito a 14 anni.
Nonostante fosse un geniere piuttosto dotato, il suo comportamento militarmente inaccettabile lo fece uscire dall'esercito otto anni dopo.
Era un introverso, il suo migliore amico restava il suo cane, e sua madre continuò a mandargli il cioccolato, come ad un bambino, anche quando Max era diventato il più abile pilota tedesco.
Quando scoppiò la guerra, però, venne richiamato, ed ottenne di essere assegnato ai servizi aeronautici, in qualità appunto di tecnico e di meccanico.
Ma in pratica per un errore burocratico, fu assegnato alla scuola di volo di Aldeshof nel novembre del 1914.

Il Rumpler Taube (qui in versione monoposto)

Albatros BII (biposto)

Impara a volare sui Taube, gli Albatros BII e gli LVG.
Passa l'esame per il brevetto con ampio margine.
Vola per trasportare rifornimenti e per fare ricognizione.
Il 3 giugno 1915, mentre stava eseguendo un volo di ricognizione, fu colpito da un Farman francese.
Nonostante i danni riuscì a rientrare ed atterrare in campo tedesco. Per questo ricevette la sua prima decorazione: la Croce di Ferro di seconda Classe.
Anthony Fokker Quando Anthony Fokker scelse Douai per provare il suo nuovissimo Eindecker con il dispositivo di sincronizzazione tra mitragliatrice e motore che permetteva di sparare semplicemente puntando l'aereo sull'avversario e premendo il pulsante di sparo, Max Immelmann e Oswald Boelcke ebbero la "fortuna" di ottenere in assegnamento i primi due esemplari.
Alla prima missione i due dovettero contrastare un incursione di bombardieri B.E. 2.
Immelmann salì sul suo Fokker ancora in pigiama, e dopo un breve inseguimento, mentre a Boelcke si era inceppata la mitragliatrice, riuscì a colpire e costringere all'atterraggio uno dei B.E. 2.
Atterrò vicino al suo avversario battuto e gli strinse la mano.
Per questa impresa ricevette la Croce di Ferro di Prima Classe.
A dicembre, dopo la sua settima vittoria, la stampa tedesca lo battezzò "Der Adler Von Lille" (l'Aquila di Lille).
L'inverno 1915-16 fu una vera e propria "gara" a due tra Immelmann e l'amico Boelcke.
I due combattevano dei personalissimi duelli nel cielo che in effetti (come del resto tutti i combattimenti aerei della I Guerra Mondiale) ben poco servivano alle sorti della guerra, se non per dar spazio e voce alla propaganda e ai giornali.
La superiorità dei due amici nel cielo era così evidente e schiacciante, sia per la manifesta abilità dei due, sia per l'enorme superiorità della macchina che pilotavano, che l'unica tattica sviluppata dai loro avversari fu semplicemente evitarli.
Il 12 gennaio, ottenuti entrambi 8 successi, vennero decorati con la "Blue Max".
Nell'aprile del 1916 Max Immelman riceve da Fokker l'ultima e più potente versione del Fokker Eindecker, la E-III.
Questo nuovo aereo monta un motore da 160 hp e tre mitragliatrici, ma problemi sulla sincronizzazione (Immelmann si distrugge l'elica nei primi voli di collaudo) costringono quasi subito a modificare questa dotazione in due sole Spandau (che comunque restavano una in più, e di calibro superiore, di quanto non disponessero i caccia alleati).
Il 18 di giugno, con uno "score" di 15 vittorie, Immelmann ingaggia un combattimento con alcuni F.E.2b inglesi.
Senza che nessuno dei piloti alleati riesca a colpirlo, il suo aereo si sfascia in volo, non lasciando all'asso tedesco alcuna possibilità di scampo.
Questa versione, normalmente accettata, fu però controversa dalla stesso Anthony Fokker, che, esaminato il relitto, dichiarò che la fusoliera era stata colpita da almeno due proiettili.
Le versioni riportate successivamente sono le seguenti:
  • Franz Immelmann, fratello di Max: secondo lui fu un difetto del sincronismo tra mitragliatrice e motore a malfunzionare.
    Immelmann sparò e si "falciò l'elica". Le vibrazioni susseguenti la rottura di una pala distrussero poi quasi istantaneamente i supporti del motore e la fusoliera.
  • Secondo gli  Inglesi Immelmann fu abbattuto dal Ten. G.R. McCubbin e dal suo mitragliere Cpl. J. H. Waller.
  • Secondo i tedeschi Immelmann fu colpito dalla contraerea (i cannoni che sparavano, però, erano tedeschi!)
L' "Immelmann" come figura acrobatica, consiste in un mezzo looping seguito da un mezzo tonneau.
Questa manovra venne sviluppata da Max Immelmann per consentire un rapido cambio di direzione senza esporsi al fuoco avversario come invece avverrebbe con una semplice virata.

Leggi alcune pagine dal libro

Le manovre acrobatiche Tecnica di volo, atterraggio e decollo in montagna Le aviosuperfici e i ghiacciai atterrabili della Val d'Aosta e dell'Alta Savoia Parapendio e volo libero Il volo tra le montagne

       

DA QUALCHE PARTE TRA LE NUVOLE
Di Giulio Rabagliati, Da qualche parte tra le nuvole - edizioni De Ferrari - Genova
Prezzo € 12,90