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Probabilmente il più eclettico tra gli
"assi" della prima Guerra Mondiale, fu pilota da corsa, diresse una
compagnia aerea, consulente di guerra (nella Seconda) e uomo
politico.
Vero recordman, raggiunse le 26 vittorie in due soli mesi di
servizio.
Il giovane Edward Rickenbacker rimase orfano a soli 12 anni.
Per aiutare la famiglia cominciò a lavorare presso una fabbrica di
automobili (Frayer-Miller), dove in poco tempo divenne pilota
collaudatore. |
Da collaudatore a pilota sportivo, divenne un vero campione, corse
tre volte la cinquecento miglia di Indianapolis, guadagnando 40.000$
all'anno, che per l'epoca era una somma veramente cospicua.
Quando l'America entrò in guerra propose di formare uno stormo con
soli piloti automobilistici.
L'idea non venne accettata, ma lui si arruolò lo stesso.
Fece per un po' di tempo l'autista, sino a quando non ebbe
l'occasione di trasportare il Colonnello Billy Mitchell, comandante
in capo dell'Aeronautica Militare. |
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Con l'aiuto di Mitchell, finalmente la sua domanda di poter
partecipare ad un corso di pilotaggio fu accolta.
A causa della sua abilità come meccanico, però, egli fu dapprima
assegnato come ufficiale ingegnere presso il campo di volo di
Issoudun.
Nel Marzo 1918, finalmente, fu assegnato al 94° Squadrone da Caccia,
che però non aveva aerei in dotazione.
La squadriglia comprendeva piloti di "serie A" come James Norman Hall
(che aveva servito come volontario nella Squadriglia Lafayette), Hamilton Coolidge, James Meissner, Reed Chambers
ed Harvey Cook.
Quando riuscirono a procurarsi alcuni vecchi
Nieuport dismessi da altri
reparti, finalmente poterono cominciare a volare.
Prima dell'Aprile, però, ambedue gli squadroni operativi, il 94°
comandato dal maggiore John Huffer e il 95° agli ordini del cap. James
Miller, pur avendo finalmente gli aerei, non avevano le mitragliatrici
da montarci sopra!
Quando il 3 Aprile finalmente arrivarono le armi, gli strumenti e gli
equipaggiamenti per i piloti (tutta roba nuova di zecca e frutto della
migliore tecnologia statunitense), i piloti del 94° si organizzarono presso
il campo di volo di Toul e scelsero le famose insegne "Hat-in-the-Ring"
(Cilindro nell'anello).
Il 6 Aprile il maggiore Raoul Lufbery scelse Rickembacker e Douglas
Campbell per la prima missione sopra le linee tedesche.
Il 29 di Aprile Rickembacker ed il cap. J.N. Hall erano gli unici piloti
disponibili, quando vennero allertati per due bombardieri leggeri
tedeschi.
Hall e "Rick" partirono da soli, e riuscirono ad abbattere i due aerei
tedeschi senza incassare un solo colpo.
Fu il primo successo di "Rick", il terzo per il 94°.
Rickembacker passò l'estate del 1918 tra ospedale ed infermeria per una
fastidiosa otite e quindi per una polmonite.
L'8 Agosto del 1915, finalmente, il 94° abbandona i vecchie e plurirattoppati
Nieuport per i nuovi fiammanti
Spad XIII.
Il 14 Settembre comincia la vera trasferta francese di Eddie
Rickembacker.
Sino a quel giorno, volando sul Nieuport, aveva abbattuto 6 aerei; nella
sola seconda metà di Settembre i suoi successi salgono a 12, contando
anche un pallone da osservazione abbattuto il 28 settembre presso Sivry-sur-Meuse.
Rickembacker diventa il comandante del 94°.
Nel solo mese di Ottobre le sue vittorie saliranno a 26, laureandolo
"asso tra gli assi" del contingente americano.
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