Il Fokker Dr.1
Triplano |
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Il gruppo di Anthony Fokker realizzò il Dr.1 come
risposta al britannico Sopwith Triplane.
Il Triplano di Reinhold Platz, però, non doveva essere affatto una copia
del caccia che Herbert Smith aveva realizzato per la Sopwith.
La sola cosa che realmente avevano in comune era la configurazione
triplana.
Dopo le prime prove in volo dei prototipi (V3), furono rinforzati i
longheroni alari per evitare fastidiosi effetti di flutter, e furono
montate due mitragliatrici Spandau da 7.92 mm.
I primi due prototipi di questa definitiva versione (V4) furono
assegnati al Barone Manfred Von Richtofen ed un terzo a
Werner Voss, che
in meno di tre settimane abbatté 21 aerei nemici. |
I successi dei due assi procurarono a Fokker un ordine
di ulteriori 318 velivoli di serie.
I primi velivoli, però, dimostrarono un difetto nella struttura dell'ala
superiore, che provocò diversi incidenti, tra cui la morte di
Heinrich Goentermann, e vennero tenuti a terra sino a
Novembre, quando Fokker
provvide a correggere il difetto.
Nell'ottobre del 1917 il Dr. 1 venne rimotorizzato. Le nuove
versioni montavano un motore Goebel Goelila da 160hp e ancora lo stesso
motore ma da 178 hp e il Siemens Hiske da 160 hp.
Queste varianti del Dr. 1 fornivano eccezionali prestazioni di salita,
ma erano realmente difficili da governare a causa del fortissimo effetto
di torsione sull'asse di rollio dovuto appunto alla potenza del motore. |
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A causa della sua struttura compatta, il Dr.1 era
particolarmente agile e manovriero, per contro poteva risultare
instabile e difficile da governare durante le fasi di atterraggio.
Per questo venne affidato solo ai comandanti tedeschi, che grazie alle
prestazioni del triplano, oltre che alla già collaudata esperienza,
facevano vere e proprie stragi nelle file dei piloti alleati, meritando
alla primavera del 1917 l'appellativo di "Bloody April"
Buona parte del successo tedesco durante il "Bloody April" (oltre
al Dr.1 che in realtà era per ora in mano al solo
Richtofen e a Voss
e
all'Albatros) fu dovuto alla re-organizzazione dei gruppi di caccia in
Jagdstaffeln (squadroni di caccia), che erano ulteriormente raggruppati
in Jagdeschwadern, vere e proprie unità logistiche complesse. |
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I Jagdeschwadern interi venivano
movimentati sulla linea del fronte grazie a speciali treni in grado
di trasportare efficacemente e velocemente non solo velivoli e
piloti, ma anche tutto il supporto logistico che questi
necessitavano. |
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Il famoso Jagdstaffeln n.1, comandato dal "Barone Rosso"
Manfred Von
Richtofen, proprio questo modo di muoversi, tipico dei gruppi
cistercensi, meritò l'appellativo di "Flying Circus".
A sottolineare tale soprannome, Richtofen e i suoi provvidero a
dipingere i propri velivoli con colori molto evidenti (Rosso sangue il
triplano del Barone, che da allora divenne il "Barone Rosso", bianco
il Dr. 1 di Voss, sul muso del quale l'asso
tedesco aveva dipinto una faccia con grossi baffoni, caricatura del
Kaiser, nero il velivolo di Goering). |
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