The Red Baron |
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Il Barone Rosso per gli inglesi, il Diavolo Rosso per i
francesi.
Manfred Von Richtofen è vissuto ed è morto interpretando senza sbavature
il ruolo di mitico eroe che la leggenda gli ha assegnato.
Figlio di un ufficiale di carriera, Manfred impara a sparare e a
cacciare fin da giovanissimo.
Nelle sue tenute in Silesia (oggi Polonia) il giovane Manfred va a
caccia con i fratelli Lothar (anche lui diventerà un asso e combatterà
fianco a fianco del fratello nei cieli di Francia) e Bolko di maiali
selvatici, cervi ed alci. |
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Già da bambino, insomma, uccide (con classe) e colleziona trofei.
A undici anni entra nela scuola militare e a nel 1911, seguendo le
orme del padre, nel reggimento degli Ulani (lancieri a cavallo).Viene
mandato a combattere sul fronte orientale, dove però il suo
reggimento non viene mai utilizzato in battaglia, e quindi
trasferito su quello Occidentale,ma anche qui la cavalleria resta
inutilizzata nelle retrovie.
Esasperato dall'inattività chiede di essere assegnato alle unità
di volo e , nel maggio del 1915 la sua richiesta viene accolta.
Quello che poi diverrà il Barone Rosso comincia la sua carriera
aeronautica come osservatore, e quasi subito viene inviato
nuovamente sul fronte russo.
Sempre come osservatore volò col ten. Zeumer e con il Conte Holck
per tutta l'estate, senza mai scontrarsi col nemico sino al 1°
settembre, quando finalmente trova il suo "battesimo del fuoco"
abbattendo un Farman inglese.
L'aereo, però, cade dietro le linee nemiche, e la "preda" non gli
viene ufficialmente assegnata.
Trasferito nuovamente in Francia continua a fare l'osservatore
sino ad ottobre quando incontra il giovane tenente
Oswald Boelcke, che insieme a
Max Immelmann stava "inventando"
l'aviazione da caccia.Richtofen chiede di poter diventare anche
lui pilota di caccia, e viene accontentato. |
Dopo 25 ore di addestramento finalmente esegue il
suo primo volo da solista.
Non è un gran ché, e all'atterraggio distrugge completamente il suo
aereo.
Fu respinto al primo esame per il conseguimento del brevetto che
finalmente ottenne, superando un secondo esame, nel dicembre.
Finalmente, siamo nell'aprile del 1916, gli viene assegnato il suo
primo Fokker Eindecker.
Von Richtofen lo sfascia, questa volta in decollo. |
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Riprende a volare con un Albatros DII biposto da
ricognizione, sul quale monta una mitragliatrice aggiuntiva sull'ala
superiore.
Il 26 aprile abbatte quella che dovrebbe essere considerata la sua
prima vittima, ma anche questa volta l'aereo nemico cade dietro le
linee e la vittoria non gli viene assegnata.
Nel giugno viene nuovamente mandato sul fronte russo per eseguire
missioni di bombardamento. |
Qui finalmente Boelcke, in
visita occasionale, lo nota e lo vuole con lui nel leggendario "Jasta
2", insieme a Voss, Udet,
Boheme, Goering e
gli altri.
Con lo Jasta 2 e l'Albatros D.III
Richtofen ritorna sul fronte occidentale.
Il 17 settembre 1916, durante la prima missione dello "Jasta 2", il
Barone Manfred Von Richtofen abbatte la sua prima vittima
ufficialmente riconosciuta, un F.E.2 inglese. |
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Richtofen colpisce il mitragliere, che morirà subito
dopo, e il motore. Il pilota, ferito anche lui, riesce comunque far
atterrare l'aereo. Richtofen si posa vicino alla sua vittima e aiuta
i fanti a soccorrere il pilota avversario.
Per tutto il mese successivo lo Jasta 2 fa carneficina di piloti ed
aerei alleati, fino a che, il 18 ottobre 1916, durante un convulso
combattimento aereo, lo stesso Richtofen , in coda ad un avversario,
"taglia la strada" a Boelcke e
Boheme. |
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L'ala del comandante tedesco va a sbattere contro il
carrello del velivolo di Boheme e si sfascia.
Boelcke muore così.
La morte di Boelcke è un duro colpo per i tedeschi, che comunque
continuano il loro lavoro.
Il 9 novembre Manfred abbatte la sua ottava vittima e guadagna così
la sua prima medaglia (i tedeschi "facevano la differenza" dopo 8
vittorie mentre gli alleati assegnavano il titolo di "asso" a chi ne
aveva conquistato cinque). |
Il 23 novembre, in un epico scontro,
abbatte il miglior pilota inglese, il maggiore
Lanoe Hawker. E' la sua undicesima vittoria. |
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Il 4 gennaio 1917, abbattuto il suo sedicesimo aereo
e ottiene la promozione a capitano e gli viene assegnato il comando
dello "Jagdstaffel 11". Il 6 gennaio ottiene la Blue Max, la più
alta onorificenza tedesca.
Richtofen e gli altri piloti dello "Jasta 11" dipingono i loro aerei
con colori sgargianti, in modo da essere ben individuabili. |
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L'aereo di Richtofen è rosso sangue, e ben presto i
francesi imparano a riconoscerlo come "il diavolo rosso" o (meno
macabro) "il piccolo rosso".
Il 23 gennaio 1917 gli aerei del "Circo Volante" di Richtofen si
scontrano con alcuni ricognitori F.E.2.
Il capitano Grieg e il suo osservatore, il ten. J.E. Mac Lenan sono
abbattuti da Richtofen, ma alcuni dei loro proiettili danneggiano l'Albatros
rosso che è costretto ad un atterraggio di emergenza.
A metà marzo 1917 Richtofen viene abbattuto per la seconda volta,
vicino a Lens.
Cinque Albatros attaccano quindici aerei inglesi.
L'aereo del Barone Rosso viene colpito nel serbatoio e Richtofen è
nuovamente costretto ad un atterraggio di fortuna. |
L'aprile del 1917 viene ricordato come il "Bloody April" dagli
alleati, in quel mese lo Jasta 11 di Richtofen, a cui si è unito
il fratello minore di Manfred, Lothar, e il giovanissimo cugino Wolfram, ottiene
ben 89 vittorie, di cui 20 del solo Richtofen.
Il 2 di Luglio, con uno score di 56 aerei abbattuti, Richtofen viene
ferito alla testa.
Durante uno scontro, Richtofen affronta il F.E.2 di Cunnell e
Woodbridge. Il F.E.2 è armato con due mitragliatrici, sia il pilota
che il mitragliere sparano sul rosso Albatros, che dopo averli
sfilati scende rapido in spirale.
Per quanto colpito e quasi incosciente Richtofen riesce a planare
sino al suolo. |
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Il proiettile è penetrato nel cranio di Richtofen, e
per quanto venga curato con le migliori tecniche che la medicina del
tempo permetta, da quel momento continuerà a soffrire di
dolorosissime emicranie.
Richtofen ritorna al fronte con il nuovo personalissimo (Fokker ne
ha consegnato solo due esemplari, uno è il per i Barone e l'altro
per Voss) triplano
Fokker Dr.1.
Il suo score è salito a 60, e sino ad ora nessuno ha fatto meglio di
lui.
Col Natale arriva la sua 64° vittoria, Manfred ed il fratello Lothar
si concedono una breve vacanza a caccia nella foresta di Bialowika. |
Nuovamente sul fronte, tra marzo e aprile la falce del
Barone miete altre 17 vittime (in verità il tenente D.E. Lewis, la sua
80° vittoria, esce con le proprie gambe dal relitto del suo aereo).
Il 21 aprile 1918, durante uno scontro che vede
coinvolti una trentina di velivoli, mentre insegue a bassa quota il
Camel del ten. May, colpevole di aver mitragliato, senza peraltro averlo
colpito, suo cugino Wolfram, il Barone viene inquadrato nel mirino del
Camel del
cap. Roy Brown.
Brown spara diverse raffiche con la sua Lewis, e il Fokker scarlatto
plana al suolo presso Sailly-le-Sac, in una zona sotto il controllo
della fanteria australiana.
Quando i soldati arrivano al triplano il Barone è già morto.
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In realtà il capitano Brown non reclamò mai Richtofen
tra le sue vittorie, mentre alcuni fanti sostennero di averlo colpito da
terra.
Ufficialmente però l'abbattimento del Diavolo o Barone Rosso, Manfred Von Richtofen,
fu attribuito a Roy Brown e al suo Sopwith Camel.
Richtofen fu sepolto dagli inglesi con un funerale degno di un eroe,
la sua bara fu salutata dalla rituale salva di fucileria e la cerimonia
fu identica a quella riservata agli alti ufficiali inglesi. |
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