René Paul Fonck nasce il 27 marzo 1894 a Saulcy-sur-Merthe.
All'inizio della guerra viene assegnato al corpo del genio, e passa
alcuni mesi scavando trincee, costruendo ponti e riparando strade.
Entra in aviazione nel febbraio del 1915, inizialmente a Saint-Cyr,
quindi a Le Crotoy.
Comincia volando con i Caudron G4, biposto da ricognizione, uno dei
pochi bimotori in servizio all'epoca.
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Ottiene la sua prima vittoria con un G4 armato di mitragliatrice nel
luglio del 1916.
Senza sparare un solo colpo (diverrà famoso, in seguito per la
parsimonia con cui amministrava le munizioni), nell'agosto del 1916
attacca un Rumpler C-III.
Molto abilmente, volando vicinissimo al tedesco, senza mai entrare
nel campo di tiro del mitragliere, lo costringe sempre più in basso,
sino a quando non atterra perfettamente intatto dietro le linee
francesi. |
In seguito a questa impresa Fonck viene assegnato alle "Cicogne", la
squadriglia francese che raggruppava "l'elite" dei piloti dell'epoca
(tra cui Guynemer, che presto ne otterrà il comando).
Si siede finalmente ai comandi di un monoposto Spad XIII nel maggio del
1917.
In meno di due settimane diventa un asso (5 vittorie) e alla fine le
1917 il suo "score" è già a 18 e viene insignito della "Legion d'Onore".
Alla morte di Guynemer, l'11 settembre, i tedeschi ne attribuirono
pubblicamente il merito a Kurt Wissemann.
Il 30 dello stesso mese Fonck abbatte un Rumpler tedesco.
Il biposto tedesco non riesce ad inquadrare l'abilissimo francese
neanche una volta nel campo di tiro, mentre a Fonck bastano due raffiche
per abbatterlo.
I fanti francesi, ispezionando il relitto del Rumpler rinvengono i
documenti e riconoscono il pilota proprio come Kurt Wissermann.
Fonck avrà modo di dichiarare ai giornalisti di "Aver così vendicato il
mio caro amico Georges Guynemer", anche se, in realtà, i due, veramente
amici non lo erano mai stati.
Nell'ottobre del 1917, a causa delle pessime condizioni meteo, Fonck non
vola che per tredici ore, durante le quali riesce però a mettere a segno
altri dieci centri (dichiarati, confermati solo quattro).
Lascia il fronte a Natale, per sposarsi.
Torna alle "Cicogne" in gennaio, e abbatte due aerei, un Albatros ed un
Fokker, in un solo giorno. E' la sua prima "doppietta".
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Il 9 maggio 1918, in un sol giorno
centrerà sei aerei. E considerando che, a causa della nebbia, quel
giorno era potuto decollare solo alle quattro del pomeriggio...
Decollato la prima volta appunto alle quattro del pomeriggio con
altri due Spad di scorta, Fonck incontra e abbatte (in due o tre
minuti) un ricognitore tedesco e i suoi due caccia di scorta.
Rientra al campo, fa il pieno e ridecolla alle 5,30.
Dopo un'ora di pattugliamento sorprende, uscendo da sotto una
nuvola, un altro ricognitore tedesco e lo abbatte.
I nove caccia di scorta lo impegnano, ma lui riesce ad aggirarli e
ad abbatterne uno e poi un secondo. |
Ad agosto, con 55 successi all'attivo è l'asso alleato più prolifico,
avendo fatto meglio anche dello stesso Guynemer.
Il 14 di quel mese, sparando tre raffiche in rapida successione, riesce
ad abbattere tre aerei in meno di dieci secondi.
In settembre riesce nuovamente ad ottenere sei vittorie in un solo
giorno.
Questi ultimi eclatanti successi, però, si spiegano col fatto che, dopo
tre anni di guerra, nel cielo sono rimasti solo gli "assi" (e i tedeschi
rimasti sono pochini) e i novellini.
Inoltre Fonck utilizza praticamente da subito il caccia più prestante
ed affidabile tra quelli in linea durante la Prima Guerra Mondiale.
Dopo la guerra, come molti altri piloti veterani, Fonck si dedica alle
esibizioni aeree e quindi diventa ispettore generale per l'aviazione
Francese sino al 1939.
Durante la seconda guerra mondiale la sua popolarità scende
ulteriormente in quanto viene considerato "amico" di
Goering, come lui
un asso veterano della Grande Guerra, e con cui in effetti, nel periodo
prebellico ha qualche frequentazione.
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