Georges
Guynemer |
|
Guynemer fu l'asso più amato dai francesi.
Entrò nell'Aeronautica Militare Francese nel Novembre del 1914 come
meccanico, grazie alle raccomandazioni ottenute dal padre, non essendo
risultato abile alla visita di leva, presso il campo di Pau.
Divenne amico del Capitano Bernard Thierry che lo accettò come allievo
pilota nel marzo del 1915 e finalmente ottenne il brevetto nell'aprile.
Nonostante il suo fisico fragile, Georges Guynemer partecipò a più di
600 combattimenti aerei e fu abbattuto ben sette volte, riuscendo sempre
a sopravvivere.
Un ottimo tiratore scelto e un abilissimo pilota divenne per i francesi
l'asso degli assi.
Ricevette moltissime lettere con richieste di matrimonio da parte delle
ragazze e di autografi da parte dei ragazzi.
Era riconosciuto e seguito per strada, esattamente come una moderna
rockstar.
Fu uno dei primissimi piloti a volare su uno SPAD VII, che lui
"personalizzò" e battezzò "Vieux Charles".
Il 25 maggio 1917 ingaggiò e abbatté quattro avversari in un giorno.
Fu visto per l'ultima volta l'11 settembre 1917 mentre seguiva un Aviatik
biposto nelle vicinanze di Poelcapelle, a nord ovest di Ypres.
Una settimana dopo la sua "scomparsa" fu pubblicamente annunciata dai
giornali londinesi, e solo successivamente i giornali tedeschi
riportarono che Charles Guynemer era stato abbattuto da Kurt Wissemann
dello Jasta 3. |
|
Molto probabilmente, invece, il "Vecchio Charles" era stato colpito
dalla contraerea.
Per diversi mesi i francesi si rifiutarono di credere alla sua morte. |
Georges Guynemer fu assegnato alla Escadrille
Morane-Saulnier 3, presso Vauciannes, come caporale pilota.
Conquistò la sua prima vittoria il 19 luglio del 1915, pilotando un
velivolo biposto, insieme al mitragliere Guerder.
Avevano visto un aereo tedesco, ma questi rifiutò il combattimento e
fuggì. Mentre lo inseguivano senza speranza, Guynemer e Guerder
videro un Aviatik intento in una missione di ricognizione.
|
Guynemer ingaggiò l'Aviatik per una decina di
minuti. Guerder fu ferito ad una mano, ma al quindicesimo colpo,
colpì il velivolo avversario che precipitò in fiamme tra le trincee.
Guynemer e Guerder furono decorati con la "Medaille
Militaire".
Poco tempo dopo Guynemer venne assegnato alla squadriglia delle
"Cicogne", la famosa Escadrille Nieuport Squadron 3,
creata per raggruppare i migliori assi francesi e
contrastare efficacemente il gruppo dei
Richtofen.
Qui Guynemer volò col Nieuport XI, che montava una Lewis
sull'ala superiore, e sparava quindi al di fuori del disco
d'azione dell'elica.
Il Nieuport era finalmente un velivolo
in grado di contrastare i gli
Eindecker tedeschi.
Il secondo combattimento Guynemer lo sostenne solo l'8 dicembre
successivo.
Aveva ingaggiato due aerei tedeschi presso Compiegne, e ne aveva
colpito un che era caduto in spirale.
Impegnato dal secondo Fokker, che era poi
fuggito, Georges perse di vista la sua prima vittima, e
successivamente non riuscì a ritrovare il punto dove il Fokker
era caduto, a prova del suo successo.
A corto di carburante ed in ritardo per la messa domenicale cui
avrebbe dovuto assistere con i suoi genitori, rientrò al campo.
Una volta a terra chiese a suo padre se avesse potuto cercare
per lui il relitto del tedesco abbattuto.
Il padre lo cercò e lo trovò.
Per questa vittoria Guynemer fu promosso sergente.
Nelle due successive settimane Georges abbatté altri
due velivoli, un Fokker biposto e un caccia monoposto.
Arrivò al suo Natale con quattro vittorie e ottenne la "Legion
D'Onore". |
|
Fu però costretto lontano dal fronte per i successivi tre mesi.
Nel marzo successivo Guynemer, promosso sottotenente, era
"cresciuto" come pilota, diventato uno dei migliori assi francesi,
con otto vittorie all'attivo, ricevette il nuovissimo
Nieuport 17,
con un motore Le Rhone da 120 hp e finalmente la mitragliatrice
sincronizzata all'albero motore.
|
Il 12 marzo 1916 ingaggiò due biposto tedeschi, ma, dopo averne
colpito uno, fu mitragliato e ferito alla spalla e al volto dal
secondo.
In un mare di sangue e pilotando con una mano sola riuscì ad
atterrare, senza ulteriori danni (pur se distrusse completamente
l'N17).
Tornato a combattere in giugno, sul campo della Somme, in settembre
aveva già raggiunto quota 18 vittorie.
Finalmente in ottobre ricevette il suo Spad VII, il
primo "Vieux Charles", con un motore da 150 hp, capace di una
velocità di 122 mph, poteva raggiungere i 3.000 piedi in 15 minuti
(oggi un misero PA 18 Super Cub lo fa in metà tempo, ma per l'epoca
era un record).
Dal 9 al 27 novembre Georges Guynemer abbatté due caccia
Albatros,
due Albatros biposto, due LVG e un ennesimo
Fokker Eindecker.
Alla fine dell'anno la squadriglia delle Cicogne poteva vantare un
ben invidiabile punteggio, con Guynemer a quota 25, Nungesser a 21,
Dorme ed Heurteaux a 15.
Guynemer si aggiudicò un ulteriore particolare merito, riuscendo a
costringere a terra un bombardiere bimotore Gotha perfettamente
intatto.
I russi gli assegnarono la "Croce di S. Giorgio" e lui fu nuovamente
promosso. |
Georges era diventato una "star". Un mattino del
marzo 1917, dopo aver abbattuto due Albatros, tornò in volo per
dimostrare agli allievi come si poteva abbattere un
Albatros D-II
usando solo dieci proiettili.
Abbatté il D-II, il cui pilota venne riconosciuto come il ten, Von
Hausen, nipote di uno dei massimi generali tedeschi.
Nel maggio, in un solo giorno, abbatté quattro velivoli tedeschi. |
|
In un'altra occasione, con un velivolo privo di
mirino, si avvicinò a meno di dieci metri da un Albatros biposto.
L'equipaggio del ricognitore tedesco si arrese ed atterrò sul più
vicino campo francese senza che Guynemer avesse sparato un solo
colpo.
Il suo velivolo viene portato in trionfo a Parigi, verrà in seguito
esposto esposto presso il "Musee dell'Armee".
In un esperimento, Guynemer monta un cannone da 37 mm sul suo
"Vecchio Charles" (una configurazione analoga a quanto verrà poi
realizzato dagli americani col P39 nella II Guerra Mondiale).
Georges abbatte un Albatros D.III, ma il tremendo "rinculo"
dell'arma e i residui tossici dei gas di sparo ne sconsigliarono l'adozione
in serie.
In agosto le sue vittorie sono salite
a 53. |
La mattina dell'11 settembre era
nebbiosa.
Alle 8.30 Guynemer decolla con i tenenti Bozon-Verduraz e Deullin.
I tre Spad sono avvistati sulla strada per Saint Julien Poelcapelle.
Da qui attraversano le linee e puntano un ricognitore tedesco.
Guynemer e Bozon-Verduraz cercano di aggirare il ricognitore, ma questo
si lascia cadere in spirale e riesce a sfuggirli.
Bozon-Verduraz avvista un gruppo di caccia nemici e ci si butta in
mezzo.
Superatili e compiute un paio di virate per disimpegnarsi, ritorna sulle
trincee, ma sia dei caccia tedeschi che di Guynemer non vi è più
traccia.
Il francese pattuglia riupetutamente l'area senza però riuscire a
ricongiungersi al suo leader.
All'atterraggio è solo, Guynemer non è rientrato.
Due giorni dopo i francesi annunciano la scomparsa del pilota.
Come già detto, solo dopo alcune settimane i tedeschi rivendicarono
l'abbattimento di Guynemer ad opera del Ten. Kurt Wisseman, ma
nei loro rapporti il francese
risulterebbe abbattuto il giorno prime (il 10 settembre).
Tre settimane dopo l'artiglieria britannica bombarderà a tappeto l'area
di Poelcapelle, e in seguito non si è mai più rinvenuta alcuna traccia
del "Vecchio Charles". |
|
|