Georges Guynemer

Cap. Georges Marie Guynemer
24/12/1984 Parigi
11/09/1917 Poelcapelle

 Georges Guynemer

Guynemer fu l'asso più amato dai francesi.
Entrò nell'Aeronautica Militare Francese nel Novembre del 1914 come meccanico, grazie alle raccomandazioni ottenute dal padre, non essendo risultato abile alla visita di leva, presso il campo di Pau.
Divenne amico del Capitano Bernard Thierry che lo accettò come allievo pilota nel marzo del 1915 e finalmente ottenne il brevetto nell'aprile.
Nonostante il suo fisico fragile, Georges Guynemer partecipò a più di 600 combattimenti aerei e fu abbattuto ben sette volte, riuscendo sempre a sopravvivere.
Un ottimo tiratore scelto e un abilissimo pilota divenne per i francesi l'asso degli assi.
Ricevette moltissime lettere con richieste di matrimonio da parte delle ragazze e di autografi da parte dei ragazzi.
Era riconosciuto e seguito per strada, esattamente come una moderna rockstar.
Fu uno dei primissimi piloti a volare su uno SPAD VII, che lui "personalizzò" e battezzò "Vieux Charles".
Il 25 maggio 1917 ingaggiò e abbatté quattro avversari in un giorno.
Fu visto per l'ultima volta l'11 settembre 1917 mentre seguiva un Aviatik biposto nelle vicinanze di Poelcapelle, a nord ovest di Ypres.
Una settimana dopo la sua "scomparsa" fu pubblicamente annunciata dai giornali londinesi, e solo successivamente i giornali tedeschi riportarono che Charles Guynemer era stato abbattuto da Kurt Wissemann dello Jasta 3.
Molto probabilmente, invece, il "Vecchio Charles" era stato colpito dalla contraerea.
Per diversi mesi i francesi si rifiutarono di credere alla sua morte.
Medaille Militaire Legion d'Onore Distinguished Service Order (DSO) Ordine di Leopoldo II - Belgio Croce di San Giorgio
Georges Guynemer fu assegnato alla Escadrille Morane-Saulnier 3, presso Vauciannes, come caporale pilota.
Conquistò la sua prima vittoria il 19 luglio del 1915, pilotando un velivolo biposto, insieme al mitragliere Guerder.
Avevano visto un aereo tedesco, ma questi rifiutò il combattimento e fuggì. Mentre lo inseguivano senza speranza, Guynemer e Guerder videro un Aviatik intento in una missione di ricognizione.

Guynemer ingaggiò l'Aviatik per una decina di minuti. Guerder fu ferito ad una mano, ma al quindicesimo colpo, colpì il velivolo avversario che precipitò in fiamme tra le trincee.
Guynemer e Guerder furono decorati con la "Medaille Militaire".
Poco tempo dopo Guynemer venne assegnato alla squadriglia delle "Cicogne", la famosa Escadrille Nieuport Squadron 3, creata per raggruppare i migliori assi francesi e contrastare efficacemente il gruppo dei Richtofen.
Qui Guynemer volò col Nieuport XI, che montava una Lewis sull'ala superiore, e sparava quindi al di fuori del disco d'azione dell'elica.
Il Nieuport era finalmente un velivolo in grado di contrastare i gli Eindecker tedeschi.
Il secondo combattimento Guynemer lo sostenne solo l'8 dicembre successivo.
Aveva ingaggiato due aerei tedeschi presso Compiegne, e ne aveva colpito un che era caduto in spirale.
Impegnato dal secondo Fokker, che era poi fuggito, Georges perse di vista la sua prima vittima, e successivamente non riuscì a ritrovare il punto dove il Fokker era caduto, a prova del suo successo.
A corto di carburante ed in ritardo per la messa domenicale cui avrebbe dovuto assistere con i suoi genitori, rientrò al campo.
Una volta a terra chiese a suo padre se avesse potuto cercare per lui il relitto del tedesco abbattuto.
Il padre lo cercò e lo trovò.
Per questa vittoria Guynemer fu promosso sergente.
Nelle due successive settimane Georges abbatté altri due velivoli, un Fokker biposto e un caccia monoposto.
Arrivò al suo Natale con quattro vittorie e ottenne la "Legion D'Onore".

Fu però costretto lontano dal fronte per i successivi tre mesi.
Nel marzo successivo Guynemer, promosso sottotenente, era "cresciuto" come pilota, diventato uno dei migliori assi francesi, con otto vittorie all'attivo, ricevette il nuovissimo Nieuport 17, con un motore Le Rhone da 120 hp e finalmente la mitragliatrice sincronizzata all'albero motore.
Nieuport XI

Il 12 marzo 1916 ingaggiò due biposto tedeschi, ma, dopo averne colpito uno, fu mitragliato e ferito alla spalla e al volto dal secondo.
In un mare di sangue e pilotando con una mano sola riuscì ad atterrare, senza ulteriori danni (pur se distrusse completamente l'N17).
Tornato a combattere in giugno, sul campo della Somme, in settembre aveva già raggiunto quota 18 vittorie.

 Lo SPAD VII "Vieux Charles" di Georges Guynemer

Finalmente in ottobre ricevette il suo Spad VII, il primo "Vieux Charles", con un motore da 150 hp, capace di una velocità di 122 mph, poteva raggiungere i 3.000 piedi in 15 minuti (oggi un misero PA 18 Super Cub lo fa in metà tempo, ma per l'epoca era un record).
Dal 9 al 27 novembre Georges Guynemer abbatté due caccia Albatros, due Albatros biposto, due LVG e un ennesimo Fokker Eindecker.
Alla fine dell'anno la squadriglia delle Cicogne poteva vantare un ben invidiabile punteggio, con Guynemer a quota 25, Nungesser a 21, Dorme ed Heurteaux a 15.
Guynemer si aggiudicò un ulteriore particolare merito, riuscendo a costringere a terra un bombardiere bimotore Gotha perfettamente intatto.
I russi gli assegnarono la "Croce di S. Giorgio" e lui fu nuovamente promosso.
Georges era diventato una "star". Un mattino del marzo 1917, dopo aver abbattuto due Albatros, tornò in volo per dimostrare agli allievi come si poteva abbattere un Albatros D-II usando solo dieci proiettili.
Abbatté il D-II, il cui pilota venne riconosciuto come il ten, Von Hausen, nipote di uno dei massimi generali tedeschi.
Nel maggio, in un solo giorno, abbatté quattro velivoli tedeschi.
In un'altra occasione, con un velivolo privo di mirino, si avvicinò a meno di dieci metri da un Albatros biposto. L'equipaggio del ricognitore tedesco si arrese ed atterrò sul più vicino campo francese senza che Guynemer avesse sparato un solo colpo.
Il suo velivolo viene portato in trionfo a Parigi, verrà in seguito esposto esposto presso il "Musee dell'Armee".
In un esperimento, Guynemer monta un cannone da 37 mm sul suo "Vecchio Charles" (una configurazione analoga a quanto verrà poi realizzato dagli americani col P39 nella II Guerra Mondiale).
Georges abbatte un Albatros D.III, ma il tremendo "rinculo" dell'arma e i residui tossici dei gas di sparo ne sconsigliarono l'adozione in serie.
In agosto le sue vittorie sono salite a 53.
La mattina dell'11 settembre era nebbiosa.
Alle 8.30 Guynemer decolla con i tenenti Bozon-Verduraz e Deullin.
I tre Spad sono avvistati sulla strada per Saint Julien Poelcapelle.
Da qui attraversano le linee e puntano un ricognitore tedesco.
Guynemer e Bozon-Verduraz cercano di aggirare il ricognitore, ma questo si lascia cadere in spirale e riesce a sfuggirli.
Bozon-Verduraz avvista un gruppo di caccia nemici e ci si butta in mezzo.
Superatili e compiute un paio di virate per disimpegnarsi, ritorna sulle trincee, ma sia dei caccia tedeschi che di Guynemer non vi è più traccia.
Il francese pattuglia riupetutamente l'area senza però riuscire a ricongiungersi al suo leader.
All'atterraggio è solo, Guynemer non è rientrato.
Due giorni dopo i francesi annunciano la scomparsa del pilota.
Come già detto, solo dopo alcune settimane i tedeschi rivendicarono l'abbattimento di Guynemer ad opera
del Ten. Kurt Wisseman, ma nei loro rapporti il francese risulterebbe abbattuto il giorno prime (il 10 settembre).
Tre settimane dopo l'artiglieria britannica bombarderà a tappeto l'area di Poelcapelle, e in seguito non si è mai più rinvenuta alcuna traccia del "Vecchio Charles".

Leggi alcune pagine dal libro

Le manovre acrobatiche Tecnica di volo, atterraggio e decollo in montagna Le aviosuperfici e i ghiacciai atterrabili della Val d'Aosta e dell'Alta Savoia Parapendio e volo libero Il volo tra le montagne

       

DA QUALCHE PARTE TRA LE NUVOLE
Di Giulio Rabagliati, Da qualche parte tra le nuvole - edizioni De Ferrari - Genova
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