Coppens continuò incessantemente a presentare domanda
per passare ai gruppi di caccia, e finalmente, nel Giugno del 1917,
sergente maggiore, venne finalmente aggregato alla I Squadriglia da
caccia comandata dal capitano Jacquet, a Moere.
L'unità rappresentava l'elite della caccia belga.
Il 21 Luglio 1917 Coppens, ai comandi di un Nieuport 11 "Bebé" affrontò
il suo battesimo del fuoco come pilota di caccia.
Nel mese di Agosto furono consegnati ai belgi i primi
Hanriot HD1.
Alcuni "veterani" della squadriglia, però, accolsero con diffidenza il
nuovo mezzo, e Coppens, novellino, fu praticamente costretto a volare
sul nuovo Hanriot.
Con il nuovo aereo Willy Coppens accumulò in breve tempo un
impressionante numero di successi.
Specializzato sin da subito nell'abbattere i Drachen da osservazione,
Coppens ebbe modo di armare e personalizzare il suo aereo ottenendo dai
francesi dei razzi al fosforo (ideali per la caccia ai palloni, gonfi di
infiammabilissimo idrogeno) e dipingendolo di blu cobalto, particolare
che gli guadagnerà presso i tedeschi il soprannome di "Diavolo Blu". |
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Con queste nuove munizioni, una sorta di primitivi
missili, piuttosto imprecisi (dovevano esser lanciati da molto vicino,
meno di cinquanta metri), ma letali quando sul bersaglio, Coppens farà
strage dei palloni tedeschi.
Trasferito alla IX Squadriglia, il 16 Febbraio 1918 sorvola Bruxelles
lanciando volantini.
Questa impresa ebbe un forte impatto morale sulla popolazione della
capitale occupata.
Il 16 Aprile, offertosi volontario per attaccare un Drachen tedesco nei
pressi di Ramscapelle, ottiene la sua prima vittoria.
Spronato dai suoi primi successi l'asso belga si fa sempre più
temerario.
Il 15 Maggio passa talmente vicino ad un pallone che il suo carrello
urta la coda molle del Drachen. |
Per questa missione gli viene assegnata la
Croce di Guerra.
Il 18 Giugno 1918 abbatte un aereo e un pallone nello stesso giorno, e il
30 dello stesso mese fa fuori ben tre "salsicciotti" nella stessa
missione.
Dal 10 al 22 Luglio sono sette i Drachen che cadono sotto i suoi colpi,
di cui tre in meno di cinque minuti il 22 di Luglio.
Per liberarsi dal Diavolo Blu i tedeschi escogitarono un trucco:
"farcirono" di esplosivo un Drachen che avrebbero fatto esplodere con un
telecomando quando Coppens gli fosse passato vicino.
Pur se avvisato della trappola Coppens non smise di volare.
Riuscì anzi a distruggere il falso pallone: attaccando protetto dalla
luce del sole lo colpì incendiandolo prima che i tedeschi potessero
reagire. |
La dinamite esplose al contatto con il suolo, travolta
dall'involucro in fiamme del Drachen, uccidendo anche i dignitari
tedeschi venuti apposta per assistere alla fine del Diavolo Blu.
E' il re Alberto in persona che viene al fronte per premiarlo con
l'Ordine di Leopoldo, la più alta tra le onorificenze belghe.
Divenuto il comandante della IX Squadriglia, Coppens non smette di
falciare palloni.
Tra il 3 Agosto e il 5 Ottobre 1918 ben quattordici Drachen finiscono in
fiamme sotto il fuoco delle sue VIckers.
Il 14 Ottobre 1916 Coppens decolla per abbattere un pallone che da
Torhout sta dirigendo il tiro dell'artiglieria sulle postazioni belghe.
Sul tragitto, con soli quattro proiettili, il belga ha modo di abbattere
un altro pallone a Praet-Boesch e quindi dirige sul suo obbiettivo a
Torhout.
Arrivato a meno di 150 metri dal pallone, un proiettile incendiario lo
colpisce alla gamba sinistra.
Nonostante l'atroce dolore riesce a compiere la missione: il Drachen è
in fiamme.
Il suo Hanriot plana senza ulteriori danni sino dietro le linee alleate,
e nonostante la ferita Coppens lo posa al suolo dolcemente.
Purtroppo l'avventura gli costerà la gamba che dovrà esser amputata.
Coppens apprenderà della firma dell'armistizio dall'ospedale di La
Panne. |
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