Figlio di un militare, entrò nell'esercito a 13 anni come
trombettiere.
Nel 1913 passò ai RFC come meccanico.
Uno dei compiti dei meccanici è quello di far girare lentamente e con i
contatti staccati l'elica di un aereo, allo scopo di "schiodare" i
pistoni e lubrificarli, prima della messa in moto vera e propria.
E' molto importante che il motore non parta, o si corre il rischio di
farsi veramente male!
Il giovane Mc Cudden, effettuando questa manovra sull'elica di un
Caudron, lo mise inavvertitamente in moto.
James riuscì a scansarsi e ad evitare che l'elica gli strappasse le
braccia, ma non che facesse a pezzi un Maurice Farman parcheggiato
vicino.
Per questo passò alcuni giorni agli arresti.
Nel 1914 divenne Meccanico di Prima Classe ed ebbe occasione di lavorare
su aerei di svariati modelli.
Venne inviato in Francia e promosso caporale nel novembre del 1914.
All'inizio del 1915 il suo compito divenne di osservatore/mitragliere a
bordo di un Morane Parasol.
Promosso sergente in aprile, ebbe occasione, in uno dei numerosi scontri
cui partecipò, di incontrare Max Immelmann.
Alla fine di gennaio del 1916 finalmente ottenne di poter accedere al
corso piloti.
La sua competenza come meccanico ed esperienza "sul campo", unita ad
una naturale predisposizione, ne fecero un allievo particolarmente
brillante, al punto da essere qualificato come istruttore ancor prima di
conseguire il brevetto da pilota.
Ritorna in Francia col 20° Squadrone in luglio, vola sugli F.E. 2.
In agosto passa al 29° sui D.H. 2, monoposto molto più piccoli e
manovrabili che non i biposto F.E.2.
Sia gli F.E.2 che gli Airco De Havilland D.H.2 sono aerei con elica
spingente.
Il 6 di settembre, mentre è in volo di pattuglia sopra Ypres, avvista un
ricognitore tedesco.
Svuota un intero caricatore della Lewis, senza sortire nessun effetto,
ricarica e svuota un secondo caricatore e quindi un terzo, senza che
l'avversario abbia risposto con un solo colpo.
Lascia il velivolo a mentre sta planando, 2000 piedi, in pieno
territorio tedesco ma senza danni evidenti.
Dopo alcuni giorni il rapporto di un agente dalle linee tedesche
confermerà la sua prima vittoria.
Nel gennaio del 1917 viene promosso ufficiale.
Nelle
sue memorie si legge di come, grazie alla sua esperienza di
meccanico, passasse intere giornate a metterlo a punto, adottando
personali accorgimenti che gli garantirono sempre il perfetto
funzionamento sia della macchina che delle armi.
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La sua esperienza sempre come meccanico a terra, e
poi come istruttore di volo, ne fa anche un capace psicologo.
James osserva le azioni dei compagni e degli avversari, e spesso è
in grado di prevederne il comportamento ed anticiparne le mosse.
E' un metodico, e attacca (come ben indicherà Boelcke nei suoi "dicta"),
solo quando è in posizione favorevole.
Se al contrario sono i tedeschi in condizione di vantaggio, lascia e
rientra alla base.
Dopo una breve licenza in Inghilterra, rientra la fronte con un
Sopwith Pup nella primavera del 1917.
Sino ad ora ha abbattuto cinque aerei. |
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Il Fokker era pilotato da
Werner Voss, il più abile
dei piloti tedeschi.
Alla fine del 1917 è il pilota inglese con il maggior numero di
vittorie.
Nel febbraio del 1918 il suo personale "score" segna quota 57, ed è
insignito della Victoria Cross.
Il 18 di marzo muore, presso St. Souplet, suo fratello John,
anch'egli pilota e anch'egli un "asso" con otto vittorie.
Dopo cinque anni di guerra, sopravvissuto ad un'infinità di
battaglie e praticamente senza mai subire un guasto, muore il 9 di
luglio, a pochi mesi ormai dal termine delle ostilità, per una
banale "piantata" del motore durante un decollo per un volo di
trasferimento. |
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