RAF
SE 5a |
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Il R.A.F. SE 5a, dove "SE" stà
per Scout Experimental), rivale del
Sopwith
Camel nell’aggiudicarsi
la palme del miglior caccia britannico della I Guerra
Mondiale, fu disegnato da H. P.
Folland, J.
Kenworthy
e dal maggiore F.
W. Goodden
della Royal
Aircraft Factory
Il prototipo del R.A.F. S.E. 5 fece
i suoi primi voli nel Dicembre del 1916.
Montava il nuovo motore
Hispano.Suiza da 150 hp con
cilindri a V in linea raffreddato ad acqua.
L’architettura era abbastanza tradizionale, con struttura
in legno e rivestimento in tela
tranne che per la zona dell’abitacolo che era rivestita in
compensato. |
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Innovativa era la possibilità di variare l’incidenza dei piani di
coda con un comando riportato nell’abitacolo,
trimmando l’aereo esattamente come si fa
ancora oggi sui velivoli più semplici come il
Piper Supercub.
Durante uno dei voli di test le ali del prototipo
colassarono, uccidendo il pilota, il
maggiore Goodden.
Il piano alare fu quindi leggermente ridotto e fu rinforzata la
struttura interna e aggiunte controventature. |
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Il RAF SE 5 montava una mitragliatrice Vickers
sul lato sinistro della fusoliera, sincronizzata con l’elica con il
nuovo sincronismo idraulico inventato da George Costantinesco, e una Lewis
sull’ala superiore, su un supporto Foster,
che permetteva di sparare sia in avanti che verso l’alto, bloccando
la mitragliatrice in posizione intermedia sul carrello.
La possibilità di sparare anche verso l’alto non era da disprezzare,
visto che proprio questa caratteristica
farà poi del Fokker
D.VII il miglior caccia dell’epoca.
Il D.VII poteva sparare in alto grazie
alla potenza del motore che lo sosteneva anche ad angoli
di incidenza molto elevati, mantenendo la
mitragliatrice in asse con il velivolo. |
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Con il SE 5, invece, a condizione di aver preventivamente bloccato
la mitragliatrice rivolta in alto, si poteva sparare da sotto
in su mantenendo il normale assetto di
volo.
Questo in realtà rendeva più difficile colpire il bersaglio, ma era
comunque una possibilità che non si
sarebbe potuto sfruttare in altro modo.
I primi modelli, denominati SE 5s arrivarono in Francia nell’Aprile
del 1917 al 56° Squadrone.
Nel 5s era stato adottato un rivestimento
in celluloide trasparente per la parte centrale dell’ala superiore,
in modo da permettere la visuale al pilota, ma presto tale
accorgimento si dimostrò pericoloso in caso di incidente (la
celluloide prende fuoco di un nulla), e pertanto la pellicola di
celluloide venne sostituita “sul campo” per ordine del maggiore
Blomfield, con un parabrezza piatto
Triplex. |
Il serbatoio ausiliario posto inizialmente nell’ala superiore fu
anche lui rimosso e spostato nella fusoliera.
Nel Giugno del 1917 venne
introdotta la versione definitiva, la SE 5a, potenziata con un
motore Hispano-Suiza da 200
hp. Il nuovo
modello differiva dal precedente
anche per il muso più lungo e per le marmitte di scarico, anch’esse
allungate e per la presenza di flabelli.
Il motore Hispano
Suiza da 200 hp, però, presentava
alcuni difetti di fabbricazione, che spesso comportavano noiose
(come minimo) avarie.
Inoltre di quel tipo di motore se ne costruivano pochi esemplari (o
quantomeno non sufficienza per equipaggiare tutti i caccia in
costruzione).
Nel 1918, però, si rese disponibile il motore
Wolseley W.4a
Viper 200 hp,
basato sulla stessa architettura dell’Hispano
Suiza. |
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Il Viper venne
adottato come standard e da quel momento non vi furono più problemi.
Veloce e stabile, permetteva di mirare da molto lontano, colpire ed
allontanarsi a velocità superiore a quella di qualsiasi altro
caccia.
Meno robusto nella manovra di picchiata/richiamata tipica degli
SPAD, era in pratica in grado di adottare la medesima tecnica,
sfruttando però semplicemente la superiore velocità in volo
livellato, e quindi senza bisogno di guadagnare e perdere quota.
Sia tedeschi che Alleati riconobbero la superiorità del SE 5a
nei confronti sia degli
Albatros
D.III e
D.V,
dello Pfalz
D.III e del
Fokker Dr.1, eguagliato e
superato solo dal
Fokker D.VII.
Del RAF SE 5, nelle varie versioni, furono costruiti 5205
esemplari. |
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