L'
Immelmann |
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E' una manovra "inventata" da
Max Immelmann,
uno dei primi "assi" dell'aviazione tedesca della I guerra mondiale.
La manovra consiste in un mezzo looping seguito da un tonneau e aveva la
funzione di permettere al caccia di virare senza offrire il fianco agli
avversari.
E' in pratica un'evoluzione del "wingover", consentita all'asso tedesco
dalla nuova motorizzazione del suo
Fokker EIII.
Nella versione pilotata da Immelmann, infatti, il monoplano tedesco
venne più volte rimotorizzato, portandone al limite le caratteristiche
strutturali.
Forse fu anche per questo che Immelmann morì non abbattuto dal fuoco
nemico, bensì a causa di un cedimento strutturale del velivolo,
probabilmente provato a fatica dalle vibrazioni e in genere dalle
sollecitazioni imposte da un motore forse troppo potente. |
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L'aquila di Lille
Era il primo di Agosto del 1915. Uno squadrone di nove
Quirks (aerei biposto da osservazione e bombardamento) inglesi
apparivano nel cielo di Douai, sorprendendo al suolo i velivoli
tedeschi.
Max Immelmann e
Oswald Boelcke, calzati gli stivali e ancora in
pigiama, saltarono sui loro nuovissimi
Fokker E.III Eindecker.
In pochi minuti i due erano addosso ai Quirk.
La mitragliatrice di Boelcke si inceppò quasi subito, mentre
Immelmann
continuava da solo e riusciva ad abbattere un avversario e a mettere
in fuga gli altri.
Il pilota abbattuto riuscì in un atterraggio di fortuna e Immelmann
gli planò accanto.
A terra i due avversari si strinsero la mano. |
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Da quel momento in poi i Fokker tedeschi
avrebbero mantenuto la supremazia in cielo sino al Febbraio del 1916,
con l'adozione da parte degli stormi alleati del l'Airco De Havilland
2, biplano con elica spingente, che avrebbe riportato in pari i piatti
della bilancia.
Mentre Immelmann moriva in un incidente (il suo
Fokker si sfasciò per
un cedimento strutturale), il suo compagno
Boelcke organizzava prima
in patria e poi sul fronte il famoso "Jasta 2", per intenderci quello
di Manfred Von Richtofen (il Barone Rosso),
Werner Voss,
Fritz Rumey
ed Erwing Bohme.
Anche Boelcke morì in un incidente, quando durante un combattimento il
carrello del velivolo di Bohme scontrò la sua ala sfasciandola. |
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E' un mezzo looping seguito da un mezzo tonneau.
La velocità di entrata è quella del looping, mentre saremo costretti
ad eseguire il tonneau ad una velocità molto più bassa (alla sommità
del looping la nostra velocità sarà appena sufficiente) |
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Velocità di entrata |
G Max |
Coefficiente di difficoltà |
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2.5 VSI |
+2.5 |
20 |
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Le fasi della manovra sono:
- Ingresso: velocità 2.5 VSI, ali livellate, assetto orizzontale,
trim leggermente a picchiare, pallina al centro.
Prendiamo un riferimento di direzione sull'orizzonte.
- Cabrata: Si cabra dolcemente ma con decisione, portando
contemporaneamente la manetta al massimo, pallina al centro.
- Volo rovescio: Alla sommità del loop la nostra velocità sarà
minima e dovremo riportare la cloche leggermente in avanti per
cominciare una brevissima fase di volo rovescio e assicurarci la
velocità necessaria alla seconda fase della manovra.
Sempre in questa fase dovremo
verificare di avere ancora le ali perfettamente livellate con
l'orizzonte, pallina al centro.
Riferimenti utili per mantenere la direzione durante questa fase e le
successive sono normalmente le strutture a sviluppo orizzontale, quale
ad esempio l'asse pista.
- Mezzo tonneau: cominciamo il tonneau in volo rovescio. Per mantenere
la quota dovremo spingere ulteriormente in avanti la cloche.
Proviamo più e più volte sino a quando non siamo in grado di
calibrare correttamente la pressione sulla cloche e sulla pedaliera.
Non perdiamo di vista il nostro riferimento esterno.
- Richiamata finale: Attenzione ad uscire con la pallina al centro,
senza sbandare. Mentre l'aereo conclude la manovra dovremo calibrare
molto delicatamente la pressione sulla pedaliera. La cloche torna in
assetto normale e dovremo tirare quel tanto che basta da tenere su il
muso e mantenere l'aereo in volo livellato.
Questo passaggio, dove il comando passa da "spingere" a
"tirare" è il più delicato, ed è sempre qui che si perde
normalmente l'allineamento direzionale.
Rispetto al normale tonneau saremo più lenti e quindi dovremo prestare
ancora più attenzione a questa fase per non lasciare cadere il muso.
Manteniamo come sempre la pallina al centro, evitando di trasformare
un eventuale stallo in un "frullino". E' in
questa fase che dovremo prestare la massima attenzione a mantenere una
traiettoria "pulita" e recuperare gli eventuali (minimi)
errori di direzione ritrovando il riferimento sull'orizzonte che
abbiamo scelto all'inizio.
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