Col termine "asso" venivano indicati i piloti con più di
cinque vittorie.
Il primo asso della storia dell'aviazione fu il francese
Roland Garros.
All'inizio del primo conflitto mondiale gli aerei vennero usati solo con
funzioni di osservazione o, al più, per bombardamenti, peraltro più
propagandistici che bellicamente efficaci.
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I primi piloti, incontrando in volo un velivolo
nemico, non avevano alcun modo di abbatterlo se non con armi leggere
quali carabina o rivoltella, che potevano brandeggiare soltanto
abbandonando i comandi del velivolo.
Il primo pilota che abbatté un avversario fu il sovietico
Piotr
Nesterov, che si lanciò con il suo
Morane Saulnier contro un Albatros
B.III austriaco, speronandolo e quindi sacrificando anche la propria vita.
Furono fatti diversi tentativi di montare a bordo una mitragliatrice
che fosse azionabile dal pilota, ma il pericolo di colpire l'elica
davanti a a se impediva di trovare all'arma una sistemazione realmente
efficace. |
Il francese Garros ebbe l'dea di
"corazzare" le pale dell'elica con due coni di metallo in
corrispondenza della bocca della mitragliatrice.
In questo modo i proiettili che avrebbero colpito l'elica venivano
deviati senza far danno. |
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Con questo dispositivo montato sul suo
Morane -
Saulnier Type L "Parasol", Roland Garros conquistò cinque vittorie in 18 giorni
nella primavera del 1915.
Il 9 Aprile, però. lo stesso Garros, colpito dal fuoco di terra,
atterrò dietro le linee nemiche. |
Il suo velivolo fu catturato dalla fanteria tedesca e
fatto esaminare all'ingegnere olandese Anthony Fokker.
Fokker in un solo mese realizzò un prototipo di monoplano molto simile al
Morane Saulnier, ma migliorato in potenza e manovrabilità.
Per sparare attraverso il disco dell'elica, invece del sistema "fai da te"
di Garros, Fokker adottò un dispositivo che sincronizzava il meccanismo di
sparo all'albero motore, permettendo quindi alla mitragliatrice di sparare
solo quando l'elica non era sulla linea di fuoco.
Forti di questi nuovi mezzi i tedeschi
Max Immelmann e Oswald Boelcke,
nell'Agosto del 1915, organizzarono il primo vero "Jasta" di caccia aerea,
garantendo alla Germania la supremazia in cielo almeno sino al Febbraio
del 1916.
Il Fokker E.III non aveva alettoni, ma come i primi
aerei dei fratelli Wright, era dotato di tiranti che, collegati alla
cloche, assolvevano sia al compito di irrigidire la struttura
monoplana (come il sartiame di un veliero), sia di deformare il bordo
d'uscita dell'ala, in vece dei moderni alettoni.
Motorizzato con un motore da 100 hp (nella versione finale 160) l'Eindecker
raggiungeva le 90 miglia orarie e una quota massima di 11.500 ft. |
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