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Il deltoide è il muscolo che copre l'articolazione della spalla.
Questa è un'articolazione particolare, priva di legamenti, cosicché
è proprio la resistenza del tessuto degli stessi muscoli che formano
la capsula nella quale si muove la testa dell'omero, e diversamente
non potrebbe essere, visto l'ampiezza di movimento (in pratica su
tutti e tre gli assi e quasi a 360°) che gli è propria.
La sua tonicità è utile per limitare gli effetti dei traumi violenti
(cadute) allontanando la possibilità di lussazione della spalla.
Il muscolo deltoide lavora nel sollevare le braccia, collegando
l'omero alla clavicola.
E' attivo in moltissimi sport, praticamente tutti quelli che
comportano l'uso delle braccia per manipolare o meglio ancora
lanciare un attrezzo. |
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Data la sua caratteristica di abduttore
(allontana l'arto), in tutti gli esercizi dove è impegnato, lavora a
fianco del tricipite, e spesso del pettorale, che in pratica ne
svolge le stesse funzioni quando il movimento di abduzione è
condotto in avanti piuttosto che verso l'alto. |
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Tutti gli esercizi che comportano il sollevamento di un peso oltre
la testa fanno lavorare deltoide e tricipite.
Nella voga in avanti (rafting) è il motore, insieme appunto a
pettorale e tricipite.
E' impegnato , ad esempio, nel lancio del peso, nella pallavolo e in
tutte le arti marziali.
E' il muscolo che fa "le spalle larghe", talmente importante
nell'estetica del corpo da essere praticamente l'unico muscolo da
sempre sostituito da protesi (imbottiture) sia nei capi di
abbigliamento maschili che femminili.
Le macchine che lo impegnano sono moltissime: oltre alle
macchine specifiche, che lo isolano limitando il movimento alle
solo aperture laterali sotto carico, tutte le macchine
utilizzate per i pettorali, variandone l'inclinazione, fanno
lavorare anche i deltoidi. |
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L'allenamento
Scheda 001 |
E' finita l'estate e ci ritroviamo un po'
arrugginiti, oppure stiamo pensando solo ora ad entrare in palestra
per rimetterci un po' in sesto. Sarà bene cominciare con esercizi
semplici, che non comportino particolare impegno, che ci
garantiscano dai traumi (non è certo il caso di combattere subito
con dolori bestiali o peggio con stiramenti veri e propri) e che
consentano ai muscoli di riabituarsi all'esercizio. |
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Scheda 002 |
Abbiamo imparato a muoverci tra gli attrezzi della
palestra e possiamo permetterci esercizi un po' più impegnativi.
Cominciamo a far lavorare i muscoli abituandoci a soffrire. |
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Scheda 003 |
Ecco una serie di esercizi un po' più duri e
specifici.
Qui il muscolo lavora isolato, i movimenti diventano più innaturali.
Occorre una buona concentrazione per eseguire questi esercizi al
meglio. |
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Scheda 004 |
Questi esercizi necessitano di buona preparazione e
sicurezza nell'uso degli attrezzi.
In molti casi può essere buona norma indossare cinture di protezione
per la spina dorsale, specialmente quando il carico diventa
impegnativo. |
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