|
Non ponetevi il problema di quale sia l'arte
marziale più efficace o a quale disciplina appartengano le
tecniche migliori.
Sforzatevi, inizialmente, di capire la vera essenza delle
arti marziali, tralasciando per un attimo l'aspetto
puramente fisico, volgendo la vostra attenzione a quel |
mondo, ai più sconosciuto, che è la mente
umana.
Il Kung Fu, che è stato il precursore di tutte le arti
marziali, nei secoli scorsi è stato divulgato in oriente da
uomini che hanno dedicato la propria vita all'insegnamento
di questa disciplina, curandone l'aspetto filosofico e
spirituale, oltre che fisico.
Uomini dall'aspetto mite e non necessariamente dotati
fisicamente, ma con una grande forza interiore che li
rendeva praticamente invincibili nei combattimenti corpo a
corpo. |
|
|
|
Noi occidentali, per cultura, tradizione e stile di vita, siamo
poco inclini ad assimilare gli aspetti mentali del combattimento.
La nostra attenzione è coinvolta principalmente dai fattori
essenzialmente fisici: ci preoccupiamo di curare il nostro aspetto
esteriore gonfiando i muscoli per incutere timore, sviluppando
presunzione e cattiveria, caratteristiche inutili e dannose, e
sottovalutando gli esercizi per la nostra mente, la meditazione e
la respirazione.
|
Siamo incapaci di controllare le nostre emozioni, la nostra
rabbia, le nostre frustrazioni.
Bruce Lee è stato per me un maestro di vita.Tramite i suoi
scritti, i suoi combattimenti, le sue teorie filosofiche, è
riuscito a trasmettermi la vera essenza delle arti marziali.
Io non pratico e tanto meno sarei in grado di insegnare il
Kung Fu o il Jeet Kune Do di Bruce Lee, ma forte delle mie
esperienze passate, in varie discipline, sono riuscito a
semplificare determinate tecniche da applicare in un contesto
più reale che non un ring: la strada, dove non c'è spazio per
forme, calcoli o strategie.
E' mia convinzione che la difesa personale intesa come
"difendere la propria incolumità e quella di chi ci sta
vicino" deve essere improntata sul movimento fluido del corpo,
sull'immediatezza dettata dall'istinto e soprattutto dalla
tranquillità interiore.
L'individuo è più importante di qualsiasi stile, ed è per
questo motivo che un istruttore di arti marziali dovrebbe
includere nel proprio lavoro lo studio della personalità di
ogni singolo allievo. Per intervenire la dove si incontrano le
maggiori difficoltà, sia a livello fisico che psicologico. |
Nelle schede che abbiamo curato potrete
trovare alcuni semplici esempi di tecniche di autodifesa per
attacchi eseguiti a corpo libero (calci e pugni) o con bastoni
o coltelli.
Ovviamente da questi non si potrà pretendere di insegnare e/o
imparare granché, ma sono un buon punto di partenza per capire
come sia possibile sviluppare (ci vorrà senz'altro allenamento
e la cura di un insegnante preparato) buone tecniche di difesa
che non necessitano di particolare forza bruta.
Chiunque, avendo voglia di imparare ed esercitarsi può
imparare a difendersi efficacemente in quelle rare (è ben
auspicabile non aver mai necessità di sperimentare queste
tecniche sul serio) occasioni che comunque nella vita,
in una società tuttora imperfetta, possono ancora capitare. |
|
Tecniche di autodifesa
|
|
|